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Da antifascismo ad antimafia, legalità

Dal 5 maggio su Rai3 il nuovo programma di Loris Mazzetti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 4 MAG - Dall'antifascismo all'antimafia, dall'anticorruzione all'accoglienza e la libertà di stampa.
    Declinerà la legalità in ogni suo aspetto la nuova trasmissione di Loris Mazzetti, in onda ogni settimana, per cinque puntate, da domani alle 23.45 su Rai 3. Ne "L'ora della legalità" i diversi temi saranno affrontati attraverso l'intervista a un personaggio che è simbolo di quelle battaglie, per ruolo, per fatti di vita e per impegno sociale: da Liliana Segre a Tina Montinaro, da Alessandra Dolci a don Luigi Ciotti, fino a Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif. "Il programma - spiega Mazzetti - nasce con l'intento di raccontare la legalità che si evidenzia nell'impegno per la costruzione di pratiche di contrasto civile alla corruzione e alle mafie, nella convinzione che mantenere un faro acceso sul fenomeno criminoso, sul rispetto dell'essere umano in generale, diffondendone la conoscenza, sia la via maestra per il cambiamento. La conoscenza dei diversi aspetti della criminalità organizzata, la sensibilizzazione, la circolazione delle informazioni e l'approfondimento sulla pervasività di questo cancro sociale costituisce una delle missioni del Servizio pubblico radiotelevisivo". Le "Parole della Legalità" che introducono ciascun appuntamento sono affidate agli studenti del corso di "Mafie e antimafia" della professoressa Stefania Pellegrini dell'Università di Bologna in un dialogo all'interno di un'aula del Dipartimento di Scienze Giuridiche. Nella prima puntata, "Legalità e Antifascismo", prevista un'intervista a Liliana Segre, senatrice a vita e attiva testimone della Shoah italiana; in onda i video di Primo Levi che ricorda la tragedia di Auschwitz e di Enzo Biagi che in una puntata de "Il Fatto" parla dell'Armadio della vergogna che nascondeva i fascicoli dell'indagini sulle stragi nazifasciste. Un contributo esclusivo è, inoltre, quello con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ripreso durante l'incontro privato con i superstiti e i familiari delle vittime della prima strage nazifascista di Monchio, Susano e Costrignano del 18 marzo 1944. La sigla di testa è la canzone di Saverio Grandi, Francesco Guccini, Gaetano Curreri "Per la bandiera", cantata dagli Stadio scritta nel 1992 dopo la strage di Capaci per tutti gli uomini delle scorte caduti per mano della mafia, in particolare ad Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone. La sigla di coda è "Do it now", a difesa dell'ambiente, dedicata a Greta Thunberg.(ANSA).
   

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