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Cei: 4 ragazze vincono gara volontariato

In partenza per missioni Brasile, Giordania, Madagascar, T.Santa

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Tutte donne, under 24, studentesse universitarie, le vincitrici della V edizione del contest "In un altro mondo", progetto promosso dalla Cei in collaborazione con Caritas Italiana, che mette in palio un mese di volontariato in un'opera, agli angoli del mondo, sostenuta con i fondi 8xmille alla Chiesa cattolica. Sono Alice, Chiara, Elena e Rachele le quattro ragazze, selezionate dalla Giuria, che ad agosto potranno vivere un'esperienza al servizio degli ultimi.
    Con altri 16 coetanei hanno partecipato, a fine maggio, ad un "Camp di formazione" realizzato con il contributo di un panel di relatori di spicco nel campo del sociale che attraverso giochi di ruolo, dinamiche di gruppo e colloqui individuali, hanno selezionato le 4 vincitrici del progetto che "si conferma un'occasione straordinaria per avvicinare i giovani al Vangelo vissuto attraverso l'amicizia e la fraternità più vera".
    Prima della partenza le ragazze frequenteranno un workshop di formazione, in programma il 19 e 20 giugno, per conoscere da vicino i luoghi di destinazione, le attività di volontariato richieste dalla struttura ospitante e le modalità da seguire per l'attività di reportage. Tablet alla mano, infatti, le ragazze pubblicheranno quotidianamente video, racconti e sensazioni per condividere in rete la loro esperienza.
    Partirà per il Brasile Alice Bano, dove a Quixada, nella provincia orientale del Cearà, si dedicherà a ragazze-madri ed ex prostitute delle favelas, per lo più minorenni, accolte con i figli dall'associazione diocesana "Maria Mae da vida" (Maria Madre della vita). Chiara Negrello volerà in Giordania dove, ad Amman, sarà impegnata in diverse attività della Caritas locale, dall'aiuto alle povertà, al sostegno di profughi e rifugiati provenienti da Siria e Iraq accolti presso la casa accoglienza "Garden of Mercy", dove vengono svolte attività di orientamento e formazione professionale. I ragazzi della comunità Ambalakilonga, il centro dell'Associazione educatori senza frontiere in Madagascar, attendono Elena Signori che si occuperà di formazione in una delle nazioni più povere del pianeta mentre Rachele Ferrari in Terra Santa, a Betlemme, offrirà supporto e cure ad anziani, distribuirà pasti caldi ai più poveri, organizzerà attività ludiche e di animazione per i bambini collaborando con l'ATS (Associazione Pro Terra Sancta).
    "C'è un interesse molto forte dei giovani verso il bene comune e il volontariato come testimoniato dalle 466 candidature che abbiamo ricevuto quest'anno. C'è molta propensione alla spiritualità che significa, a volte, vicinanza al credo religioso e, in altre, semplicemente trovare un senso della vita. In un mondo dove sembra che prevarichi l'indifferenza, l'individualismo, il protagonismo, bisogna offrire ai giovani messaggi positivi, di condivisione e di misericordia", sottolinea Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa cattolica. (ANSA).
   

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