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Valditara, 'classi di accompagnamento per alunni stranieri'

Se deficit linguistici rilevanti potenziamento anche pomeriggio

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 29 FEB - Classi di accompagnamento di italiano e matematica con docenti specializzati e una didattica potenziata oppure prevedere di pomeriggio attività obbligatorie di potenziamento linguistico extracurricolare: il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ne ha parlato in una intervista a Libero a proposito degli studenti stranieri.
    Nei paesi dell'Unione Europea - rileva Valditara - esistono tre modelli: in alcune nazioni gli stranieri vengono inseriti direttamente nelle classi ordinarie, in altre gli studenti provenienti dall'estero seguono per un certo periodo un'offerta scolastica distinta ('classi di accoglienza' o 'di transizione')". In molti Paesi infine viene utilizzato un approccio combinato tale per cui gli alunni seguono alcune lezioni nella classe ordinaria e altre nell'ambito di un'offerta separata. L'Italia è nel primo gruppo, assieme a Lettonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. Germania e Francia hanno un sistema misto-flessibile, cioè si frequenta solo una parte delle lezioni nelle classi ordinarie. Poi ci sono Paesi più rigidi.
    L'idea di Valditara è che "ogni scuola dovrebbe verificare all'atto di iscrizione le competenze dei ragazzi immigrati.
    Dopodiché dovremmo lasciare alle scuole la scelta fra i tre percorsi. La prima possibilità ovviamente è quella dell'inserimento tout court nelle classi esistenti, se il tasso di apprendimento della lingua italiana è buono. Se invece ci sono dei deficit molto rilevanti dovremmo pensare a due soluzioni alternative. Il ragazzo straniero viene inserito come tutti in una determinata classe, tuttavia le lezioni di italiano ed eventualmente anche quelle di matematica le frequenta in una classe di accompagnamento con docenti specializzati e una didattica potenziata". L'altra ipotesi potrebbe prevedere di "seguire al pomeriggio attività obbligatorie di potenziamento linguistico extracurricolare. Ovviamente prima di introdurre queste soluzioni occorre avviare un confronto ampio, tenendo sempre presente che per noi l'autonomia scolastica è un punto fermo". (ANSA).
   

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