Rubriche

Artisti e detenute, Padiglione vaticano a Biennale in un carcere

Sarà anche il ritorno dopo 25 anni di Cattelan

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 11 MAR - Gli artisti coinvolti "hanno detto di sì a papa Francesco, alla sua estrema disponibilità, c'è una specie di gruppo, di costellazione che si è formata, ora siamo una famiglia, siamo più di cento persone".
    Lo dice Chiara Parisi, curatrice del Padiglione della Santa Sede alla prossima Biennale di Venezia e direttrice del Centre Pompidou Metz.
    Con la sua presenza al Padiglione vaticano tornerà alla Biennale, 25 anni dopo l'ultima volta, Maurizio Cattelan, con un'opera dedicata alla figura del "padre". Nel 1999 l'opera di Cattelan "La Nona Ora", provocatoria statua raffigurante Giovanni Paolo II colpito da un meteorite, aveva suscitato critiche e imbarazzi nel mondo cattolico. "Quella di Cattelan - ha spiegato Parisi - non è un arte provocatoria, lui lavora sui tabù, è molto malinconico e ha una diffidenza per cui mai accetta inviti e invece ha detto sì in modo spontaneo".
    Gli altri artisti coinvolti sono Bintou Dembe' le' , Simone Fattal, Claire Fontaine, Sonia Gomes, Corita Kent, Marco Perego & Zoe Saldana, Claire Tabouret. Il titolo del padiglione è "Con i miei occhi", e la location che entra nello stesso processo creativo con la partecipazione delle stesse detenute alle opere, è il Carcere femminile dell'Isola della Giudecca. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it