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Mostra permanente dei detenuti nei corridoi di Regina Coeli

Dieci opere realizzate insieme all'Istituto Europeo di Design

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 29 NOV - Dieci opere realizzate da piccoli gruppi di detenuti e studenti, e dedicate alle vite intime degli stessi residenti di Regina Coeli. Dieci stampe che da oggi resteranno sui muri di un lungo corridoio, che separa la prima dalla seconda rotonda della Casa Circondariale, punto di passaggio costante per chi tra quelle mura trascorre le sue giornate. Sono gli esiti del progetto "Regina Stories", curato dall'Istituto Europeo di Design di Roma insieme a Regina Coeli.
    Un lavoro multidisciplinare che ha visto impegnarsi per sei mesi studenti, docenti, e detenuti in lavori che esplorano l'identità di questi ultimi attraverso oggetti, luoghi e relazioni.
    Un lavoro che, da oggi, diventa una mostra permanente all'interno della Casa Circondariale. Tre i laboratori avviati dal progetto, che hanno coinvolto quindici detenuti, dodici studenti e tre docenti Ied Roma: un laboratorio di illustrazione, curato dall'artista, architetta Laura Federici, uno di fotografia, curato dalla fotografa Simona Ghizzoni, e un ultimo di design del gioiello, curato dalla designer Barbara Brocchi. Ne sono derivati collage e illustrazioni che evocano ricordi e legami, scatti fotografici che mettono in luce dettagli e cicatrici, sculture di carta, che raccontano passioni personali.
    "Insegniamo ogni giorno ai nostri studenti che l'immaginazione si nutre delle differenze -commenta Laura Negrini, direttrice Ied Roma -Se si mettono in contatto mondi in apparenza lontani l'energia che si libera è inesauribile e si muove in tutte le direzioni".
    La mostra è stata presentata stamani alla presenza, tra gli altri, di Claudia Clementi, direttrice di Regina Coeli che ha commentato: "Due mondi apparentemente distanti, quello dello Ied e quello di un istituto penitenziario. Eppure, da anni questi due mondi percorrono insieme una strada luminosa che, mi piace sottolineare, non porta bellezza dove non c'è, ma aiuta la bellezza nascosta a manifestarsi". (ANSA).
   

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