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Nel carcere di Salerno detenuto incontra il suo cane

Sappe, 'bene la pet therapy ma priorità sono altre'

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 08 NOV - Un cane ha potuto per qualche ora incontrare il suo padrone, un detenuto del carcere di Salerno.
    Tre ore nell'area verde dell'istituto penitenziario che, però, hanno suscitato le critiche del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
    "Mi stupisce la priorità che è stata data a questa richiesta in un carcere con molte criticità come quello di Salerno - dice Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sappe - Non discuto il rapporto che si crea tra un padrone e il proprio cane ma spero che la sensibilità dimostrata dalla Direzione a questa richiesta venga riservata anche agli interventi legati alla sicurezza e all'ordine interno del carcere". Cane e detenuto si sono potuti incontrare nell'area verde, "tre ore per l'esattezza", evidenzia il segretario provinciale del Sindacato, Giuliano Verdino, "e per far fare l'incontro il comandante di Reparto ha ritenuto opportuno togliere un Agente dal suo abituale posto di servizio, l'ufficio comando, già in carenza di personale".
    "Nulla da dire sulla cosa in sé, sulla pet therapy, anche alla luce del rapporto che si crea tra padrone e compagno a quattro zampe - ribadiscono ancora i sindacalisti del Sappe - ma certo stupisce la priorità che ne è stata data in un carcere con molte criticità: ne ha la consapevolezza il comandante di Reparto? A nostro avviso no". "Il carcere di Salerno è in sovraffollamento costante: ci sono circa 370 posti letto regolamentari, ma i detenuti arrivano a essere sistematicamente oltre 500, 520 per l'esattezza il 31 ottobre scorso", una situazione a rischio secondo il segretario generale del Sappe, Donato Capece. (ANSA).
   

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