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Carcere: l'officina dentro la Dozza, "qui è come la libertà"

Orlando e Schmit in visita a 'Fare impresa' a Bologna

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 21 OTT - "Qui è come la libertà, non è come essere in cella". Così un detenuto albanese del carcere della Dozza a Bologna descrive l'esperienza lavorativa a Fare Impresa in Dozza srl, impresa sociale specializzata in metalmeccanica che sorge proprio all'interno della Casa circondariale di via del Gomito, dove un tempo c'era una palestra. Passato l'ex caseificio, si entra in una "realtà nella realtà", in tutto e per tutto simile - e di fatto lo è - a un'officina, con i muletti, gli attrezzi, gli utensili da lavoro.
    Qui lavorano dal lunedì al venerdì 13 detenuti affiancati da cinque tutor (operai in pensione) a cui ha fatto visita una delegazione di politici e imprenditori tra cui il ministro del Lavoro Andrea Orlando, il commissario europeo Nicolas Schmit e il vicepresidente di Confindustria, Maurizio Marchesini. Che spiega: "La scommessa è dare ai detenuti un futuro, oltre che un presente". Un futuro anche per Moses, 31enne nigeriano in carcere dal 2012 per tentato omicidio. Mentre mostra la cellofanatrice che ha appena finito di realizzare racconta: "Il carcere è un'esperienza unica. Mi ha insegnato che tutto dipende dalle scelte che fai nella vita. Puoi continuare a essere un delinquente, oppure imparare qualcosa". (ANSA).
   

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