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Covid: in carcere Bari oltre 90% detenuti vaccinati

Medicina penitenziaria Asl ha attivato programma prevenzione

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 19 GIU - Nelle carceri di Bari, Altamura e Turi sono 580 su 636 i detenuti che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid. Lo rende noto la Asl di Bari, ricordando che nell'istituto penitenziario barese sono anche attivi un centro di prevenzione e diagnosi precoce con un servizio di ecografia polmonare finalizzato a diagnosticare precocemente polmoniti da Covid e il progetto riabilitativo Covid@casa, con una fisioterapista dedicata per gli eventuali casi positivi nella fase post infezione. Lo prevede il programma di tutela e sicurezza dei detenuti in riferimento alla emergenza sanitaria attuato dalla Medicina penitenziaria della Asl.
    Per quanto riguarda la campagna vaccinale, a Bari si sono vaccinati 410 detenuti su 440 (il 91,59%), ad Altamura 75 su 77 (il 93,5%), in entrambi i casi oltre la media nazionale di somministrazioni effettuate negli altri istituti italiani, pari all'86,7%, a Turi 95 su 119 (il 79.83%). In parallelo hanno ricevuto la prima dose anche gli agenti di Polizia penitenziaria: a Bari su 275 agenti, 219 si sono sottoposti alla prima somministrazione.
    "Nell'ambito del programma anti Covid dei luoghi di comunità e dei soggetti fragili, la Medicina penitenziaria della Asl ha attivato percorsi di protezione - spiega il dg Asl, Antonio Sanguedolce - : da un lato il centro di prevenzione e diagnosi precoce che oggi può contare su un servizio di ecografia polmonare per diagnosi tempestive di polmoniti da infezione Sars Cov2, dall'altro una campagna vaccinale massiva che ha coinvolto il 90 per cento della popolazione detenuta e infine di recente l'introduzione di piani riabilitativi nell'ambito del progetto Covid@casa con una fisioterapista dedicata per i pazienti della medicina penitenziaria". (ANSA).
   

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