Rubriche

Carceri: intesa per diritto a studio

Sono 800 i detenuti iscritti ad atenei italiani

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 11 SET - Un confronto permanente per garantire a detenuti e persone in condizione di limitazione della libertà personale la fruizione di un miglior diritto agli studi universitari. È quanto prevede il Protocollo d'intesa sottoscritto oggi dal capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Francesco Basentini e dal presidente della Conferenza nazionale universitaria poli penitenziari (Cnupp) Franco Prina.
    L'accordo punta a regolare in maniera più omogenea i rapporti fra Provveditorati dell'Amministrazione penitenziaria e Istituti da un lato e singoli Atenei dall'altro. Per far questo, con il Protocollo viene istituito un tavolo di confronto, composto da referenti del Dap e rappresentanti della Cnupp, che permetta un dialogo costruttivo e costante fra le parti. Il Tavolo elaborerà linee guida e schemi di convenzioni per disciplinare uniformemente i rapporti fra i due enti, convocherà riunioni su specifiche tematiche per migliorare l'esercizio del diritto al proseguimento degli studi universitari e si occuperà di sviluppare iniziative e programmi di collaborazione anche per il personale dell'Amministrazione a livello territoriale. Saranno inoltre organizzati dibattiti e incontri pubblici finalizzati a sensibilizzare la società sull'importanza di garantire il diritto allo studio universitario in favore delle persone detenute, nonché progetti di ricerca universitaria su tematiche di interesse comune.
    La Conferenza rappresenta gli Atenei italiani che operano attualmente in 75 istituti penitenziari italiani per garantire ai detenuti presenti il diritto agli studi universitari.
    Ottocento circa sono stati nell'anno accademico 2018/2019 gli studenti iscritti alle 27 Università italiane sedi di Polo Universitario Penitenziario: di questi, 743 sono detenuti (223 dei quali in regime di alta sicurezza o sottoposti al 41bis) e 53 in esecuzione penale esterna. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it