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Carcere: Torino, lavori fuori per 100

Varato programma inclusione sociale 'Mi riscatto per Torino'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 16 GEN - Al lavoro fuori dal carcere, durante il periodo detentivo, in attività socialmente utili con l'obiettivo di intraprendere un percorso di aiuto all'inclusione sociale e lavorativa. Potranno farlo un centinaia di detenuti grazie al protocollo d'intenti 'Mi riscatto per Torino', siglato oggi da Comune, Garante dei detenuti, Dap, Tribunale di Sorveglianza e Cassa delle Ammende. L'iniziativa coinvolgerà inizialmente 50 detenuti e altrettanti dopo i primi 4-6 mesi, in particolare nel verde pubblico.
    L'ottica è quella della restituzione e giustizia riparativa, ma soprattutto di formare i detenuti e ottenere una professionalità spendibile una volta scontata la pena. "Quando parlo con le persone in carcere - dice la sindaca Chiara Appendino - la prima paura che emerge è cosa farò quando avrò scontato la pena e tornerò a far parte della comunità in senso più largo?'. Una preoccupazione duplice - prosegue - per il lavoro e per la paura di essere respinti dalla società ed è una cosa di cui la comunità si deve fare carico. Per questo la città di Torino ha avviato percorsi di questo tipo".
    Anche per il presidente della Cassa delle Ammende Gherardo Colombo "aiutare a reinserirsi è estremamente importante ed è necessario creare i presupposti, primo fra tutti la formazione e la creazione di competenze. Progetti come questi - conclude - sono importanti non solo per i detenuti ma per tutta la società". (ANSA).
   

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