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Trieste riorganizza i consultori familiari, è polemica

Chiudono due delle quattro sedi, 'così servizi depotenziati'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 20 GEN - E' polemica a Trieste per il piano di riorganizzazione dei consultori familiari avviato dall'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina e che porterà di fatto alla chiusura di due delle quattro sedi del servizio presenti in città. A protestare è, tra gli altri, il Comitato di partecipazione per i consultori familiari di Trieste, che considera la riorganizzazione "un effettivo depotenziamento di servizi".
    Da mercoledì 24 gennaio rimarranno aperte le sedi dei consultori di Via Stock e via Valmaura. Asugi ha precisato che i cittadini già in carico alle sedi di via San Marco e via Sai potranno rivolgersi agli altri due consultori "oltre che alle sedi periferiche di Aurisina, Muggia e San Dorligo della Valle - Dolina".
    Ieri pomeriggio - durante un incontro tra il direttore dell'Asugi, Antonio Poggiana, e il Comitato - nel parco di San Giovanni è stata promossa una protesta anche con la partecipazione di Non una di meno "per dimostrare rumorosamente che la città non è d'accordo". Presenti anche alcuni esponenti del Pd: "Questa battaglia non finisce con un tratto di penna, noi la porteremo avanti con la massima determinazione", ha osservato la segretaria provinciale Maria Luisa Paglia.
    Oggi un nuovo presidio si è tenuto davanti al consultorio di via San Marco. "L'accorpamento dei consultori familiari - spiega il Comitato in una nota - e la riduzione delle sedi cittadine ostacola l'accesso ai servizi, aumentando le difficoltà per le persone a partire dalle cittadine e cittadini maggiormente vulnerabili. Il Comitato, insieme alle associazioni, ai movimenti, ai gruppi, alla cittadinanza tutta continuerà la battaglia per i consultori e per servizi sanitari universali, accessibili, potenziati e diffusi sul territorio". (ANSA).
   

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