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Violenza donne: protocollo Zeus, meno recidiva tra chi aderisce

Percorso per 'maltrattanti' e stalker, rinnovato fino a 2025

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 22 DIC - Sono stati 737 gli ammoniti per stalking, violenza domestica e cyberbullismo dal questore di Milano dal 2018 a oggi in base al 'Protocollo 'Zeus' che, questa mattina ,è stato rinnovato dall'attuale questore Giuseppe Petronzi e dal presidente del Cipm Paolo Giulini fino al 2025, L'intesa tra la Polizia e il Centro Italiano per la Promozione della Mediazione - spiega la Questura di Milano - è considerata "una pietra miliare nell'ambito delle attività di prevenzione primaria contro la violenza di genere, con l'ulteriore fine di abbattere le recidive e arginare l'escalation delle condotte illecite che possono degenerare anche in atti di violenza estrema". Il protocollo, voluto dall'allora dirigente della Divisione Anticrimine di Milano, e oggi questore di Savona, Alessandra Simone, ha consentito di inviare ben oltre l'86% degli ammoniti al Cipm; tra questi, oltre il 76% ha avviato il percorso trattamentale, con una recidiva minore rispetto a quanti non hanno inteso usufruire dei servizi del Centro.
    Il protocollo è infatti incentrato su un percorso trattamentale offerto agli autori di violenza perchè possano acquisire la consapevolezza del disvalore delle condotte. Dopo il provvedimento del questore, il "maltrattante", così come lo stalker, è invitato ad intraprendere il percorso. Nel momento della notifica del provvedimento, infatti, i destinatari dell'ammonimento sono inviati al Centro Italiano per la Promozione e la Mediazione dove è disponibile una equipe di psicologi, criminologi e assistenti sociali. Nel 2022 gli ammoniti sono stati 184 di cui 79 per stalking, 105 per violenza domestica e nessuno per cyberbullismo (intorno all'uno o due negli anni scorsi per quest'ultimo reato). Le attività svolte della Divisione Anticrimine della Questura di Milano nel redigere le istruttorie per l'ammonimento nei confronti dei maltrattanti e l'invito a presentarsi al Cipm si inseriscono in un contesto di prevenzione di reati che, negli ultimi quatto anni, ha registrato un decremento delle denunce per maltrattamenti ed atti persecutori, rispetto ad un aumento registrato delle violenze sessuali. (ANSA).
   

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