(ANSA) - MILANO, 11 MAG - Per l'omicidio di Sana Cheema, la
giovane uccisa in Pakistan in giorno prima di rientrare a
Brescia dove viveva, sarebbero indagate anche la mamma e la zia
oltre al padre della ragazza, Mustafa Ghulam Cheema, e al
fratello Adnan che sono in carcere. Lo riporta il 'Giornale di
Brescia' spiegando che il capo della polizia locale quando ha
riferito della confessione del padre ha comunicato che tra gli
indagati ci sono appunto la mamma e la zia. Gli inquirenti hanno
chiesto una proroga di 15 giorni delle indagini, in attesa anche
di avere il risultato di tutti gli esami sul corpo della
venticinquenne. Intanto Mustafa Ghulam Cheema, intervistato da
Repubblica, ha negato di aver confessato l'omicidio anche se la
polizia locale invece lo conferma. "Non è vero che abbiamo
confessato. Se il referto dei medici legali dice che Sana aveva
l'osso del collo rotto - ha detto - è perché deve aver battuto
la testa contro il bordo del letto o il divano".
Morta in Pakistan: indagate anche mamma e zia di Sana
Padre in carcere, 'non è vero che abbiamo confessato'