Istituzioni

De Raho, serve più attenzione a mafie

In campagna elettorale mafie rimosse mentre sono priorità

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 APR - "In questa campagna elettorale non abbiamo sentito mai o quasi mai parlare della priorità mafie eppure le mafie inquinano l'economia e distorcono a volte il lavoro della politica e quindi non intervenire sulle mafie significa consentire alle stesse di non avere un nemico pronto, capace di contrastarle". Ad affermarlo è il procuratore nazionale antimafia, Cafiero De Raho, parlando con i cronisti a margine della presentazione del Rapporto di Avviso pubblico sugli amministratori locali minacciati. "Io spero che quello che è avvenuto in campagna elettorale non si traduca nella soluzione di altre problematiche; c'è un totale spostamento dell'attenzione verso altri problemi che pure sono gravi, come quello dei migranti, ma abbiamo il problema delle mafie, la politica non può non dare un carattere di priorità; serve una attenzione ancora più alta, le mafie puntano in alto, investono in settori che sono la nostra libertà e la nostra forza economica". "Oggi ci sono amministratori che si sostengono col voto delle mafie - ha detto nel suo intervento davanti alla platea il procuratore De Raho - ma tantissimi si muovono per affermare la piena legalità, non è più come una volta. Condivido da sempre l'affermazione lo stato siamo noi, ma noi per primi dobbiamo essere vicini alle persone che si espongono, bisogna che si crei una rete di protezione e di controllo. Tutti insieme possiamo annientare le mafie: lo stato è forte di forze di polizia efficienti, come dei carabinieri e della finanza, di una autorità giudiziaria che si impegna e e di parte della politica particolarmente impegnata". (ANSA).
   

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