Istituzioni

De Raho, avviare investimenti impediti

Procuratore, con essi si sviluppa anche lavoro sui territori

Redazione Ansa

(ANSA) - ERCOLANO (NAPOLI), 15 DIC - Per il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, la priorità dello Stato è ''restituire alla gente la libertà di muoversi e di operare libera dalle mafie, ma soprattutto restituire ai paesi del Sud quella libertà che consente poi agli imprenditori di tornare ad investire sul nostro territorio perché'', ha spiegato, ''quello è il circuito economico attraverso il quale si riavvia il lavoro''. Per il magistrato ''il lavoro è stato tolto dalla camorra e dalle mafie in genere perché hanno allontanato gli investimenti, hanno impedito al denaro di arrivare nelle nostre regioni. Sconfiggendo la camorra e le altre mafie il lavoro tornerà perché torneranno gli investimenti e l'interesse a riattivare anche i nostri territori meravigliosi dal punto di vista turistico''.
    La priorità del nostro Paese oggi ''è innanzitutto sconfiggere le mafie che riescono a gestire insieme traffici illeciti di sostanze stupefacenti e, allo stesso momento, riescono ad aprire attività economiche su tutto il territorio nazionale'', ha detto inoltre il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo alla Giornata Antiracket al museo archeologico virtuale di Ercolano (Napoli) che ha visto la partecipazione di scuole, esponenti delle istituzioni e delle forze dell'ordine e commercianti. ''Si nota che Cosa Nostra, 'ndrangheta, camorra e via via gruppi appartenenti a mafie diverse si muovono assieme sul territorio e questo è sicuramente un fatto particolarmente grave che deve accelerare un'azione di contrasto che abbia però alla base una strategia che consenta di individuare non solo gli interessi criminali ma anche quelli economici'' ha spiegato il procuratore De Raho. La Giornata è stata aperta dalla proiezione in anteprima di un episodio della miniserie Camorriste che andrà in onda nelle prossime settimane su Crime Investigation, alla presenza del regista Paolo Colangeli e di un gruppo di studenti dell'Istituto 'Tilgher' di Ercolano che hanno partecipato alle riprese.(ANSA).
   

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