Istituzioni

Mafie: De Raho, tutte vi fanno profitti

In Sicilia, Calabria e Campania molte patologie tumorali

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 11 DIC - 'Il clan dei Casalesi utilizzava il trattamento del rifiuto come uno dei primi strumenti di arricchimento, tanto che si diceva che non trattava eroina o cocaina ma il rifiuto perché era l'oro di quella criminalità".
    Federico Cafiero De Raho, Procuratore Nazionale Antimafia, interviene ai microfoni di '6 su Radio 1' per parlare di Terra dei Fuochi e di reati ambientali e spiega l'importanza che il traffico illecito di rifiuti ha avuto per le organizzazioni criminali. "Quello che è stato negli anni si è rivelato successivamente - ha aggiunto De Raho - un continuo occultamento di rifiuti solidi urbani ma soprattutto rifiuti tossici nocivi, a volte particolarmente pericolosi, come amianto e altre sostanze, sono state occultate nel terreno. Le mafie hanno un po' tutte utilizzato i rifiuti per trarne profitto; l'ha fatto la 'Ndrangheta, l'ha fatto Cosa Nostra e tutto parte da imprese che operando legalmente, per ridurre i costi, passano il rifiuto a società intermedie che a loro volta lo trasmettono a imprese che operano illegalmente e finiscono per smaltirlo e occultarlo in forme illegali. Tutta la criminalità ha guadagnato sotto questo profilo. Vi sono interi territori, non solo in Sicilia ma anche in Calabria, in Campania, e altre parti, dove le patologie tumorali sono concentrate in aree particolarmente individuate".
    (ANSA).
   

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