Istituzioni

Pinelli (Csm), in Costituzione il confine virtuoso del merito

'Che non rischia di cadere nell'eccesso'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 06 GIU - "Mi ha colpito una frase della presidente del consiglio degli studenti dell'università di Padova Emma Ruzzon, pronunciata nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico": introduce così il suo discorso Fabio Pinelli, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura alla Luiss di Roma per il progetto "Legalità e Merito". "La studentessa disse che secondo lei viviamo in un sistema meritocratico, competitivo e che i giovani sono angosciati dall'idea di stare al passo con lo studio e con i compagni. Parole che mi hanno fatto riflettere", continua Pinelli. "Rispetto alle preoccupazioni della studentessa - continua - la risposta che voglio dare è quella di rifarsi ai principi della Costituzione, perché lì dentro legalità e merito si trovano all'interno di un perimetro virtuoso e positivo che non rischia di cadere nell'eccesso". A questo punto il vicepresidente cita alcuni articoli della Costituzione ribadendo come "I padri costituenti abbiano immaginato una realtà sociale sanamente competitiva e connaturata ad un dovere solidaristico".
    E sono l'articolo 34, 97 e 3 della Costituzione, per sottolineare che "l'obiettivo ultimo della democrazia è quello di garantire parità e uguaglianza, insieme al progresso", conclude Pinelli. (ANSA).
   

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