(ANSA) - MILANO, 28 MAR - E' stato prima ammesso come parte
civile e poi il Comune di Milano ha ottenuto un risarcimento, a
carico del condannato, come "ente titolare di pubbliche funzioni
in materia di convivenza tra uomo e animale", in un processo
penale per l'abbandono di un cane lupo cecoslovacco, 'Randall',
tenuto per giorni in un appartamento in condizioni terribili,
senza cibo né acqua, tra escrementi e urina.
La sentenza 'pilota' del giudice Mauro Gallina del Tribunale
milanese ha condannato il proprietario ad un'ammenda, ma
soprattutto per la prima volta ha riconosciuto un risarcimento
(2200 euro) all'amministrazione comunale, rappresentata
dall'avvocato Marco Dal Toso. Comune che, dopo l'intervento
della Polizia locale, per oltre 90 giorni, attraverso l'Ufficio
tutela animali, ha rimesso in salute il cane e lo ha aiutato con
corsi di 'riavvicinamento' nel rapporto animale-uomo. Il cane
con la sentenza è stato tecnicamente confiscato e assegnato ad
una persona che per 7 volte è andata ad incontrarlo nel canile.
Cane abbandonato, risarcito Comune
Sentenza pilota in processo penale, amministrazione parte civile