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Mafia: commemorazione Libero Grassi

Ricordato imprenditore assassinato nel '91 per 'no' a pizzo

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 29 AGO - Una cerimonia per ricordare l'omicidio dell'imprenditore Libero Grassi, ucciso a Palermo il 29 agosto 1991 dal clan Madonia per aver denunciato pubblicamente le richieste di pizzo, si sta svolgendo in via Vittorio Alfieri. Nella strada, nel centro della città, alle sette e mezza di mattina, Grassi venne ucciso con quattro colpi di pistola mentre andava a piedi al lavoro, nella fabbrica Sigma. Questa mattina nel luogo dell'assassinio ci sono i figli dell'imprenditore Alice e Davide, il nipote Alfredo, il presidente del Senato Piero Grasso, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il prefetto di Palermo Antonella De Miro, i giovani di Addiopizzo.
    "La mafia attraverso il pizzo ha controllato il passato e adesso continua a controllare il futuro di questa città.
    Controlla l'economia a Palermo, che è malata. Occorre dire basta. In questa città nessuno pensa che le cose si possano ottenere perché tu vali. Questo è gravissimo. Ogni cosa passa per raccomandazioni e favori. In questa città non c'è il senso della comunità. Pochissima gente fa cose per la città in modo disinteressato. Ogni cosa si fa per un proprio tornaconto". Così Alice Grassi nel corso della commemorazione del padre ucciso 27 anni fa dalla mafia.
    "A distanza di 27 anni dal suo barbaro assassinio, l'insegnamento di Libero Grassi non ha perso il suo valore e la sua forza. L'impegno per la legalità, lo straordinario coraggio civile, l'inderogabile bisogno di non rinunciare mai alla sua dignità di uomo e di imprenditore, rappresentano un esempio per ogni cittadino onesto e per le future generazioni. La politica deve fornire strumenti, non solo legislativi, per contrastare quotidianamente l'incultura mafiosa e far sentire la sua vicinanza a chi, come accadde a Libero Grassi, si e' trovato troppo spesso solo e si e' dovuto trasformare in eroe per non cedere al ricatto", ha dichiarato il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. "Il 29 agosto 1991 Libero Grassi fu ucciso dalla mafia. Pagò con la vita il coraggio di denunciare e di opporsi alla richiesta di pizzo da parte della criminalità organizzata. Il valore della testimonianza di Libero Grassi, cittadino e imprenditore, è più che mai attuale. E risiede soprattutto nel richiamo a far prevalere nelle scelte quotidiane il valore dell'integrità civile, della legalità, di un'economia sana", ha affermato il presidente della Camera Roberto Fico.
   

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