Istituzioni

Ass.Georgofili,beni confiscati a vittime

"Montagna soldi funziona da voto di scambio"

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 31 AGO - "Si stanno bisticciando i beni confiscati alla mafia, chi li vuole dare come abitazioni agli immigrati, chi li vuole lasciare alle cooperative. Sono 24 anni che la montagna di soldi relativa ai beni confiscati alla mafia funziona da voto di scambio e da conservazione dei beni stessi alla mafia. In 24 anni non si è trovato il sistema di levare, di fatto, i soldi in banca e i beni alla mafia. I beni della mafia che gli vengono confiscati, senza mezzi termini, devono andare a surrogare il FONDO 512 del 1999, che funziona da rimborso ai danni subiti dalle vittime di mafia". Lo afferma in una nota Giovanna Maggiani Chelli, presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili.
    "La mafia va denunciata portata in Tribunale e obbligata a saldare prima il conto penale fino all'ergastolo ostativo scontato a 41 bis, senza applicazioni del 4 bis, dopo di che la mafia deve saldare il conto economico con le sue vittime. Il resto è 'lana caprina' buono per fare politica nel modo operandi tipico del 27 Maggio 1993 in via dei Georgofili, quando su input dello Stato si è trattato con la mafia. E' l'ora che la trattativa finisca e i conti economici ed immobiliari siano davvero confiscati alla mafia e usati di ritorno a chi di dovere: alle vittime di mafia".
    (ANSA).
   

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