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Pio La Torre

Redazione Ansa

Pio La Torre, nato a Palermo il 24 dicembre 1927, entra nel 1960 nel Comitato centrale del PCI e, nel 1962 è segretario regionale in Sicilia. Nel 1972 viene eletto deputato; in Parlamento propone una legge che introduce il reato di associazione mafiosa, ed una norma che prevede la confisca dei beni ai mafiosi. Nel 1981 torna in Sicilia per assumere la carica di segretario regionale del partito. La sua maggiore battaglia è contro la costruzione della base missilistica a Comiso che, secondo La Torre, rappresentava una minaccia per la pace nel Mar Mediterraneo e per la stessa Sicilia; per questo raccoglie un milione di firme in calce ad una petizione al Governo. Il 30 aprile 1982, due moto affiancano l’auto con cui La Torre insieme a Rosario Di Salvo, sta andando alla sede del partito. Alcuni uomini mascherati con il casco e armati di pistole e mitragliette sparano decine di colpi contro i due. Pio La Torre muore all'istante mentre Di Salvo ha il tempo per estrarre una pistola e sparare alcuni colpi, prima di soccombere. L'omicidio fu rivendicato dai Gruppi proletari organizzati. Dopo nove anni di indagini, nel 1991, i giudici del tribunale di Palermo hanno chiuso l'istruttoria rinviando a giudizio nove boss mafiosi aderenti alla Cupola di Cosa Nostra. Per quanto riguarda il movente sono state fatte varie ipotesi, ma nessuna ha avuto riscontri oggettivi. Nel 1992, un mafioso pentito, Leonardo Messina, ha rivelato che Pio La Torre fu ucciso su ordine di Totò Riina, capo dei corleonesi, a causa della sua proposta di legge riguardante i patrimoni dei mafiosi. A Pio La Torre è stato intitolato il nuovo aeroporto di Comiso.

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