Istituzioni

Legalità: Busia, chi compie atti corruttivi uccide il merito

Cafiero de Raho, con l'educazione sconfiggiamo le mafie

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 GIU - "Chi realizza atti corruttivi di fatto scarica un onere sulla collettività e chi paga sono sempre innanzitutto i più deboli ma poi quando si violano le regole, quando qualcuno passa avanti e non ne ha diritto e quindi usurpa il diritto dell'altro, uccide il merito, uccide la speranza, uccide il senso di giustizia, e questo è il senso vero della legalità". Lo ha detto il presidente dell'Anac, Giuseppe Busia, intervenendo alla cerimonia conclusiva della IV Edizione del Progetto Legalità e merito nelle scuole, promosso dalla università Luiss, cerimonia cui hanno partecipato, in collegamento o con messaggi inviati, anche i ministri dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, dell'Università, Maria Cristina Messa e della Giustizia, Marta Cartabia. "Il secondo comma dell'art. 3 - ha spiegato Busia - che è quello più bello, più ricco, in cui la Repubblica si impegna a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto l'esplicarsi dell'uguaglianza, emerge che questo è di fatto proprio la Repubblica, non solo le istituzioni, la società civile, i cittadini, siamo tutti noi. Tutti noi che dobbiamo adoperarci perché di fatto queste parole diventino concretezza, parole inserite nella Costituzione da una Costituente, Teresa Mattei, che voglio ricordare proprio mentre abbiamo da poco celebrato i 75 anni dalla prima volta che le donne hanno avuto accesso al voto. Rimuovere questi ostacoli - ha proseguito il presidente dell'Anticorruzione - è un compito collettivo, è come un messaggio in una bottiglia, noi tutti lo dobbiamo raccogliere, voi tutti lo dovete raccogliere, in questa bellissima staffetta c'è davvero il segno del fatto che salvaguardare e valorizzare il merito è il senso più alto dell'attuazione della Carta costituzionale". Alla cerimonia è intervenuto anche il magistrato anti-mafia, Federico Cafiero de Raho, secondo cui l'iniziativa promossa dalla Luiss è un "progetto che prepara alla vita, alla migliore rappresentazione del nostro Paese: proprio il sacrificio, l'impegno, la cultura sono la base del progresso scientifico ma anche economico, sociale e politico e tutto parte dalla scuola ed è la scuola lo strumento da cui noi oggi riteniamo di poter sconfiggere le mafie". (ANSA).
   

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