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Mafia:Cassazione annulla con rinvio risarcimento Contrada (2)

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 GEN - Del caso di Contrada la Cassazione si è più volte occupata. Nel 2017 ha in qualche modo ridimensionato la portata del verdetto della Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu), che nel 2015 condannò l'Italia a risarcirlo perchè non andava processato ne' condannato in quanto il reato di concorso esterno in associazione mafiosa era stato tipizzato e aveva assunto una dimensione chiara e precisa solo nel 1994. Contrada era finito davanti ai giudici per fatti precedenti a quella data. Nel 2017 la Cassazione spiegò che "non vi è in effetti alcuno spazio per revocare il giudicato di condanna presupposto, la cui eliminazione non è richiesta, ne' direttamente ne' indirettamente, dalla Corte europea dei diritti umani, come è desumibile, oltre che dall'assenza di riferimenti testuali a una tale possibilità, dalle statuizioni relative al rigetto della domanda di equa soddisfazione".
    Affrontando la vicenda giudiziaria di Contrada, la Corte di Strasburgo - ricordava il verdetto dei supremi giudici italiani - ha stabilito che l'ex poliziotto, accusato di aver fatto favori a Cosa Nostra avvertendo i boss di retate e appostamenti, è stato imputato di un reato la cui "evoluzione giurisprudenziale, iniziata verso la fine degli anni ottanta e consolidatasi nel 1994, non ha consentito a Contrada di avere "sufficientemente chiaro e prevedibile" il reato di concorso esterno perchè i fatti commessi, per i quali è stato condannato in via definitiva, vanno dal 1979 al 1988. (ANSA).
   

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