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Università: nasce lo stage 2.0,'meglio farlo con le startup'

Negli ultimi 9 mesi formati nove studenti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 NOV - Se al termine stage la parola che viene tristemente correlata è sfruttamento, forse le startup possono essere la chiave per capovolgerne il significato dando il via a quello che si può definire lo stage 2.0. Per laurearsi, spiegano gli esperti, spesso è effettivamente necessario fare un periodo di stage che dovrebbe essere, almeno sulla carta, la formazione necessaria per fare i primi passi nel mondo del lavoro, per riuscire a capire cosa effettivamente può essere nelle corde degli studenti e cosa invece non è in linea con le aspettative.
    Ma con la pandemia è stato difficile trovare degli stage anche per via della necessità di farli a distanza e non in presenza, una modalità che può spaventare gli imprenditori vista la mancanza della possibilità di guidare e formare le nuove generazioni di professionisti dal vivo.
    Tuttavia, dall'esperienza di Startup Geeks, che negli ultimi 9 mesi ha formato 9 studenti alla ricerca di uno stage con cui iniziare il proprio percorso professionale, il binomio stage e startup può essere un successo se saputo applicare nel modo corretto. "Non credevo di poter affidare parte delle mie linee di business a ragazzi poco più che ventenni e invece, dandogli fiducia e continui feedback, ho visto giovani studenti con tanta voglia di crescere, diventare velocemente dei professionisti affidabili e responsabili. Le startup dovrebbero sperimentare questa scelta per dare vita al proprio team: occhi giovani e professionalità acerbe, se condotte saggiamente, possono essere davvero d'aiuto per far accelerare il proprio business." spiega Alessio Boceda, co-founder di Startup Geeks.
    VN/ (ANSA).
   

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