(ANSA) ROMA, 30 MAR - Sono tanti i protagonisti di Maker
Faire Rome che si stanno mobilitando ognuno nei propri territori
e sorprendono per ingegno, audacia ed efficacia. Attraverso
Maker Faire Rome, danno il proprio contributo. Con l'innovazione
che viene dal basso; mettono il proprio ingegno gratuitamente al
servizio della collettività. Due storie arrivano da Cava dei
Tirreni e da Cosenza. Si tratta di Amleto Picerno, founder di
Medaarch a Cava de' Tirreni, impegnato a produrre sia valvole
per respiratori mascherine che grazie alla stampa laser riesce a
stamparne 1.000 al giorno e Paolo Mirabelli, di Cosenza, che sta
realizzando in 3D maschere protettive per il personale sanitario
ed è in perenne accordo con gli ospedali di Napoli, Cosenza e
Salerno.
"Da un lato - spiega Amleto Picerno - d'intesa con il Comune
di Cava de' Tirreni, stiamo progettando e producendo nuovi
dispositivi, quali mascherine anti-contagio e valvole Charlotte
, ovvero quelle che vanno applicate sopra le maschere da sub, da
adattare poi ai macchinari di respirazione artificiale in
dotazione negli ospedali. Quello che stiamo portando avanti, e
ci tengo a dirlo, è un lavoro di squadra che è possibile
realizzare anche grazie alla fornitura di materiali che ci
vengono donati da diverse aziende del territorio". Sul fronte
mascherine, invece, "Stiamo sperimentando la possibilità di
utilizzare nuovi materiali biologici - prosegue Picerno - come
sistema di filtraggio da apporre all'interno delle mascherine
anti-contagio. E stiamo anche cercando di dare forma ai
dispositivi di prevenzione attraverso un design semplice che si
possa adattare al volto umano grazie alla realizzazione di
modelli che permettano, a tali dispositivi, di prendere forma
una volta indossati. Grazie alla stampa laser, più veloce di
quella 3D, riusciamo poi a produrre mille mascherine al giorno.
Stiamo, inoltre, collaborando attivamente con i nostri
ricercatori per la progettazione di nuovi dispositivi utili per
aiutare i pazienti a respirare". "Siamo felici - conclude
Picerno - di poter fare la nostra piccola parte in questa lotta
contro il tempo che affrontiamo con fiducia nel futuro, che poi
è il vero segreto degli innovatori".
Paolo Mirabelli, invece, dalla sua abitazione di Cosenza con
la collaborazione di molti, sta lavorando incessantemente su due
progetti: realizzare una maschera protettiva per i medici
utilizzando un filtro particolare che è già nel protocollo dei
reparti di anestesia e che è disponibile in quantità massicce.
Si tratta di un dispositivo che copre tutto il viso ed è più
comodo da indossare di quelli che si usano abitualmente.
Parallelamente, Mirabelli si sta cimentando su una visiera da
apporre davanti alla maschera facciale che stanno cercando di
realizzare "in modo che la protezione sia massima e la
visibilità ottimale. "Il lavoro si porta avanti senza orari -
spiega Mirabelli - insieme ad altri maker, atenei come il
Politecnico di Milano, con il dipartimento di Ingegneria
Meccanica dell'Università della Calabria e in collegamento, via
skype e whatsapp con il personale sanitario degli ospedali di
Cosenza, Napoli e Salerno.
In questo momento a Maker Faire Rome stanno arrivando decine di
progetti da maker e innovatori e la piattaforma Maker Faire Rome
sta cercando di agire come facilitatore affinché questa
drammatica emergenza sanitaria termini al più presto.
Per approfondire queste storie di maker e conoscerne altre
basta collegarsi al blog di Maker Faire Rome, al link
https://2019.makerfairerome.eu/it/makers-gonna-make.
(ANSA)
Maschere e respiratori con Maker Faire
Da Cava de' Tirreni a Cosenza storie di solidarietà e lavoro