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Piazza Fontana, 49 anni fa la strage. Mattarella: 'Unità sconfisse eversori'

Morirono 17 persone e 87 furono ferite

Redazione Ansa

Il 12 dicembre 1969 la sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana, a Milano, era piena di clienti venuti soprattutto dalla provincia: alle 16.30, mentre gli altri istituti di credito chiudevano, all'interno della filiale c'erano ancora molte persone. Alle 16.37 nel grande salone dal tetto a cupola scoppia un ordigno contenente 7 chili di tritolo: uccide 17 persone (13 sul colpo) e ne ferisce altre 87. Gli attentati terroristici di quel giorno furono cinque, concentrati in un lasso di tempo di appena 53 minuti, e colpirono contemporaneamente le due maggiori città d'Italia: Roma e Milano. A Roma ci furono 16 feriti.

Da molti quella di piazza Fontana è stata considerata "la madre di tutte le stragi" e ritenuta l'inizio del periodo conosciuto come gli 'anni di piombo'.

Mattarella, popolo unito sconfisse eversori - "In quel tragico pomeriggio del 12 dicembre 1969 un ordigno provocò a Milano, a Piazza Fontana, una strage immane e diede avvio a un attacco eversivo contro la Repubblica. Gli assassini spezzarono vite innocenti, gettarono nel dolore e nella sofferenza tante persone, colpite in modo fortuito per aggredire l'intera collettività, innescarono una spirale di terrore, per destabilizzare e far gravare per anni sulla nostra democrazia una minaccia, con ulteriori lutti, violenze, fratture. Il popolo italiano ha saputo sconfiggere gli eversori grazie alla propria unità e ai valori radicati nella sua storia, nella sua cultura, nella vita sociale, anche se il costo umano di questa battaglia di libertà e di civiltà è stato assai elevato". E' quanto afferma il Capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio nell'anniversario della strage di Piazza Fontana.

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