(ANSA) - ROMA, 01 MAR - Lo studio "Il riciclo delle batterie
dei veicoli elettrici @2050", presentato oggi a Milano da
Motus-E, Strategy& e Politecnico di Milano, stima che potrebbero
essere poco più di 6 miliardi di euro al 2050 i ricavi generati
in Europa dalla vendita di nichel, cobalto e litio riciclati.
L'Italia secondo la ricerca può inserirsi in questo business
per dare vita a una nuova filiera industriale, forte di una
conclamata esperienza trasversale nel riciclo. Considerando solo
le batterie delle auto elettriche che si troveranno già sul
territorio nazionale, e senza contare tutto l'indotto del
comparto, i ricavi di questa attività si attesteranno nella
Penisola tra i 400 e i 600 milioni di euro, con una vertiginosa
prospettiva di aumento al naturale crescere del parco elettrico
circolante. Il giro d'affari può espandersi ulteriormente, e più
velocemente, anche importando accumulatori da riciclare
dall'estero.
Complici i nuovi target Ue sul contenuto minimo di riciclato
nelle batterie dei veicoli elettrici, al 2050 l'analisi stima
circa 3,4 milioni di tonnellate di batterie a fine seconda vita
pronte per essere riciclate in Europa, a fronte di una capacità
di riciclo che non supera oggi le 80.000 tonnellate all'anno.
Lo spazio per fare industria e creare nuovi posti di lavoro,
secondo la ricerca, è enorme. Oltre a dare vita a un'articolata
filiera tutta nuova, con tutti i benefici economici,
occupazionali e ambientali collegati, riciclare queste batterie
vuol dire anche rendersi più indipendenti sull'estrazione e la
lavorazione delle relative materie prime, potendo fare leva su
risorse presenti "in casa" e già raffinate, pronte per essere
reimmesse nel processo produttivo. (ANSA).
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Motus-E, 6 miliardi da riciclo batterie auto elettriche
Ricerca con Politecnico Milano, ricavi in Europa al 2050