(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Dall'inquinamento all'abusivismo
edilizio, dalla mala depurazione alla cattiva gestione dei
rifiuti, all'assalto al patrimonio ittico e alla biodiversità,
nel 2022 lungo le coste italiane sono state 13.229 le infrazioni
contestate, pari a 1,8 violazioni per ogni chilometro di costa.
Sono aumentati gli illeciti amministrativi, pari a 8.499
(+24,2% rispetto al 2021) e le sanzioni, 8.935 quelle comminate
(+47,7%). In diminuzione, invece, il numero di reati (4.730,
-32,9%) e delle persone denunciate o arrestate (4.844, -43,6%) e
dei sequestri (1.623, -51,7%), per un valore economico di oltre
385 milioni di euro. La Campania si conferma prima in
classifica: nel 2022 ha contato 1.245 reati e da sola
rappresenta il 26,3% del totale nazionale. Seguono Puglia,
Lazio, Calabria e Sicilia.
Sono alcuni dati diffusi da Legambiente in un'anteprima del
dossier 'Mare Monstrum' sulle illegalità connesse
all'inquinamento del mare relativi alla gestione dei rifiuti,
agli scarichi e alla mala depurazione, frutto di un'elaborazione
dei dati di forze dell'ordine e Capitanerie di porto.
Il Cigno verde illustra cinque proposte per procedere verso
la piena ed effettiva depurazione delle acque reflue: rilanciare
a livello nazionale e locale la costruzione e l'adeguamento e/o
messa in regola dei sistemi fognari e di depurazione;
valorizzare le acque reflue depurate con il completo riutilizzo
in settori strategici come l'agricoltura; rafforzare e rendere
più efficienti i controlli delle Agenzie regionali di protezione
ambientale e delle forze dell'ordine contro gli scarichi
illegali; regolamentare lo scarico in mare dei rifiuti liquidi
(ad esempio acque nere e grigie, acque di sentina); promuovere
politiche attive per la prevenzione nella produzione di rifiuti
e riciclo e per la migliore tutela del mare e della costa.
(ANSA).
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Nel 2022 più illeciti amministrativi lungo le coste italiane
Legambiente,+24,2% sul 2021 e + 47,7% le sanzioni. Top Campania