(ANSA) - ROMA, 04 LUG - Il sommario del Pniec (il Piano
nazionale energia) mandato a Bruxelles nei giorni scorsi dal
ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica "punta ad
un netto incremento della produzione rinnovabile", ma
"l'incremento delle rinnovabili nel sistema elettrico del 65% al
2035 è ancora lontano da valori adeguati agli impegni presi
dall'Italia" in ambito G7, "che dovrebbe attestarsi al 76%".
Lo scrive in un comunicato il think tank per il clima Ecco.
Nel sommario, secondo Ecco "si ribadisce il ruolo del gas
come per 'sostenere la copertura della domanda specialmente
durante i periodi di picco', senza un confronto con le possibili
alternative, come la demand response (la possibilità per gli
utenti di mettere in rete elettricità autoprodotta o di ridurre
i propri consumi in cambio di una remunerazione, n.d.r.)".
Ecco spiega che nel Pniec "si menziona la "sostituzione di
metanodotti ormai giunti alla fine della loro vita utile anche
per renderli hydrogen ready", senza maggior dettaglio sulla
domanda settoriale attesa". Inoltre "ove si prevedano nuovi
investimenti in fossili nel capitolo REPowerEU - scrive il think
tank -, questi dovrebbero essere necessari e proporzionati e non
mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi 2030 e
2050".
"Un ulteriore contribuito alla adeguatezza e sicurezza
energetica, secondo l'executive summary è assicurato dal
meccanismo del 'capacity market'", cioè il mercato
dell'elettricità dove si remunera chi mette a disposizione
corrente o riduce i consumi, per compensare le oscillazioni di
domanda e offerta. Tuttavia per Ecco non si comprende "se siano
previste modifiche al sistema attuale, che presenta diversi
limiti".
Il think tank nota infine come il riassunto del Piano inviato
a Bruxelles non preveda alcun miglioramento delle procedure di
consultazione pubblica sugli impianti, che potrebbero risolvere
i contrasti coi territori. (ANSA).
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Ecco, 'nel Pniec incremento insufficiente delle rinnovabili'
"Rispetto agli impegni presi dall'Italia in ambito G7"