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Greenpeace, 'Eni punta su oil & gas e ignora il clima'

"Il gruppo investe meno del 20% sulle rinnovabili"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 APR - Per ogni euro investito da Eni in Plenitude - la divisione a basse emissioni - nel 2022 il gruppo ha investito più di 15 euro in petrolio e gas. Dal 2023 al 2026, l'azienda investirà da 6 a 6,5 miliardi di euro all'anno nelle sue attività upstream e solo 1,65 miliardi di euro all'anno nelle energie rinnovabili, meno del 20%. Nel 2030, la quota massima di rinnovabili sostenibili nel mix di approvvigionamento energetico di Eni rimarrà al di sotto del 7%.

Lo sostengono le ong Reclaim Finance, ReCommon e Greenpeace Italia in una nuova analisi della strategia climatica del Cane a sei zampe.

Secondo le ong, l'azienda prevede di aumentare la propria produzione di idrocarburi a 1,9 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno, composta per il 40% da petrolio e per il 60% da gas, e di mantenere la produzione al livello di plateau fino al 2030. Se raggiungerà questo obiettivo, la sua produzione sarà superiore del 70% al livello richiesto per allinearsi agli scenari di riduzione delle emissioni "Net Zero Emission" dell'Agenzia Internazionale dell'Energia.

Eni secondo le ong non si è impegnata a interrompere lo sviluppo di nuovi progetti petroliferi e di gas oltre a quelli già in fase di sviluppo. Per l'esplorazione di nuovi campi petroliferi e di gas, dal 2020 al 2022 Eni ha speso in media 787 milioni di dollari all'anno.

«È chiaro che la dirigenza Descalzi crede unicamente nello sviluppo del gas. Tutto il resto è solo greenwashing", conclude Simona Abbate della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. (ANSA).

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