(ANSA) - CITTÀ DEL CAPO, 25 GEN - Alcune migliaia di persone
hanno partecipato oggi in Sudafrica alle marce di protesta
contro i blackout e l'aggravarsi della crisi energetica che
affligge il Sudafrica. Le marce sono state organizzate nelle
principali città dal partito di opposizione Democratic Alliance
(Da).
Circa 3.000 persone hanno dimostrato davanti a Luthuli House
a Johannesburg, la sede storica del partito al governo da 30
anni, L'African National Congress, che viene accusato di essere
il principale responsabile della disfatta della Eskom, la
società energetica nazionale.
Non sono mancati momenti di tensione, con la polizia a
proteggere la sede dell'Anc e il Da che ha assunto agenti di
sicurezza privata dopo che la lega della gioventù del partito di
governo ha minacciato di affrontare i manifestanti.
Il sito EyeWitnessNews cita il leader del Da, John
Steenhuisen: "Se dobbiamo affrontare seriamente il problema,
bisogna andare alla fonte e Luthuli House è il centro della
crisi energetica in Sudafrica. È qui che ha avuto origine la
distruzione di Eskom, con una politica obsoleta, una disgustosa
avidità e la corruzione e, soprattutto, attraverso l'impiego di
quadri inutili e criminali nella dirigenza dell'azienda di
stato".
Le interruzioni di corrente programmati, denominati
'loadshedding', affliggono il paese da anni e hanno raggiunto
livelli mal tollerati negli ultimi mesi, con tagli di corrente
più volte al giorno per un totale di oltre 10 ore.
La protesta si è estesa contro l'annunciato aumento del costo
della corrente elettrica del 18.65% a partire da aprile. Lo
stesso presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha chiesto alla
Eskom di rimandare gli aumenti di tariffe fino a che la
situazione non migliori. (ANSA).
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Sudafrica: marce di protesta contro crisi energetica
Per i partiti di opposizione è l'Anc il responsabile della crisi