(ANSA) - ROMA, 05 MAG - A un mese dal decreto legge sulla
crisi idrica si è riunita per la prima volta la cabina di regia
a palazzo Chigi e ha stanziato i primi 102 milioni per gli
interventi più urgenti. Ha partecipato ai lavori Nicola
Dell'Acqua, incaricato il giorno prima dal consiglio dei
ministri come commissario straordinario, insieme a una
delegazione del governo che contava, tra gli altri, tre
ministri, Matteo Salvini, presidente della cabina, Francesco
Lollobrigida e Roberto Calderoli e il sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli.
La nomina di Dell'Acqua è ancora in attesa di diventare
operativa, forse alla fine della prossima settimana, quando
potrebbe svolgersi anche il prossimo incontro. Poi le riunioni
saranno "continue e scadenzate", ha anticipato il commissario,
che è il direttore di Veneto Agricoltura e il presidente di
Anarsia, l'Associazione nazionale delle Agenzie regionali per lo
sviluppo e l'innovazione agronomiche forestali. Sarà in carica
fino alla fine dell'anno, con un mandato rinnovabile.
Il suo compito è quello di realizzare gli interventi urgenti
indicati dalla cabina di regia e monitorare la situazione su
tutto il territorio. Potrà intervenire con poteri sostitutivi in
caso di inadempienza e revocare le concessioni. Guiderà una
struttura fino a 25 persone. La squadra di tecnici si insedierà
entro due settimane al dipartimento per la Programmazione e il
coordinamento della politica economica, secondo quanto ha
riferito Morelli.
La riunione ha individuato i primi interventi urgenti in 5
regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lazio,
per un investimento complessivo di 102 milioni di risorse del
Mit, e assegnato priorità ai dissalatori di acqua marina, come
strumento per affrontare le fasi di emergenza. Il modello è
quello del progetto di Genova per trasportare nel Nord Italia
l'acqua desalinizzata, utilizzando una tubatura già esistente e
inutilizzata al porto Petroli. Il ministro per gli Affari
Regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha annunciato
inoltre un emendamento al decreto siccità per coinvolgere di più
i territori con la partecipazione alla cabina di regia del
presidente della conferenza delle regioni.
E' partita inoltre una ricognizione nei ministeri delle
risorse disponibili già destinate al settore per programmare
ulteriori lavori a breve. Sarebbero 8 miliardi, secondo quanto
riferito da Lollobrigida, i fondi sull'acqua bloccati dalla
burocrazia. Complessivamente, l'allegato infrastrutture del Def
indica un fabbisogno di investimenti per le infrastrutture
idriche di 13,3 miliardi. Di questi, sarebbero da trovare 8,2
miliardi anche con la riforma del Pnrr.
Le prime mosse della cabina sono state accolte con favore
dall'Anbi, l'associazione dei consorzi di bonifica, che ha
espresso "la piena soddisfazione dei territori" e ringraziato in
particolare Salvini per gli interventi finanziati dal Mit, e da
Confagricoltura che ha fatto gli auguri al neo-commissario.
Non sono mancate, però le proteste. Alcuni parlamentari di
Alleanza Verdi e Sinistra hanno organizzato un flash mob con
cartelli vicino Palazzo Chigi. "La crisi idrica che sta
mettendo in ginocchio il nostro Paese non si combatte con
l'ennesima cabina di regia, ma con politiche strutturali. È
necessario - ha dichiarato Angelo Bonelli - partire da una legge
sul consumo del suolo e dagli investimenti contro le dispersioni
di acqua potabile". (ANSA).
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In 5 regioni i primi interventi. Dell'Acqua commissario