(ANSA) - ROMA, 26 FEB - "Imboccare senza riserve la via
tracciata dal Trattato del Quirinale, conferendo una maggiore
profondità strategica alla cooperazione politica e militare fra
Francia e Italia". E' quanto affermano i capi di Stato Maggiore
dei due Paesi, l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e il generale
Thierry Burkhard, in una intervista congiunta a Repubblica e al
Journal du Dimanche.
Rispetto al ruolo del Mediterraneo nella guerra in Ucraina
Burkhard dice: "Non è un secondo fronte di confronto tra Russia
e Nato, ma un'area di competizione con la Russia e altri attori.
Per la Francia è importante mantenere una presenza quasi
permanente, soprattutto nel Mediterraneo orientale, per
monitorare e anticipare le intenzioni russe". "Nel Mediterraneo
- aggiunge Cavo Dragone - c'è stato un incremento della flotta
russa che ha provocato la reazione delle nostre forze. Ma anche
Siria, Libia, Sahel, Golfo Persico sono teatro di un maggiore
attivismo degli alleati, delle organizzazioni e delle milizie".
Ai due ufficiali viene chiesto del Sahel dove è diminuita la
presenza europea, aumentata quella della Wagner e dilaga
l'insurrezione jihadista. Burhkard afferma: "Oggi abbiamo di
fronte una minaccia doppia. Oltre a quella dei terroristi c'è la
Russia, la Cina e la Turchia. La Wagner va affrontata sul campo
informativo. Ma è importante capire che il terrorismo può essere
sconfitto solo dalle forze armate locali". Cavo Dragone spiega:
"Abbiamo incrementato dal 2017 la presenza dell'Italia nel
Sahel, soprattutto in Niger. Dovremmo accompagnare il cammino di
questi Paesi nella crescitai: è l'unica maniera per impedire che
cadano nella sfera di influenza di altre potenze e siano
condizionati dai terroristi".
Rispetto alle operazioni di contrasto all'influenza russa
sull'opinione pubblica, il francese afferma: "L'importante è che
sia condotta a livello alto perché avviene soprattutto su
Internet e quindi con il massimo numero di attori si avrà il
maggiore impatto". "Al di là della posizione ambigua della Cina
- afferma l'italiano - gran parte degli Stati con due terzi
della popolazione mondiale sono collocati su una posizione di
non allineamento. La vera sfida comunicativa è convincere la
gran parte del mondo a far sentire in maniera molto più
determinata la propria voce". (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
==Capi Stato Maggiore,avanti con cooperazione Italia-Francia
Al lavoro nel Mediterraneo e nel Sahel su influenza Russia