(ANSA) - BOLOGNA, 20 FEB - Nella speranza che la fine di
febbraio e il mese di marzo portino pioggia per migliorare la
situazione del fiume Po e almeno in parte compensare l'assenza
di neve sulle Alpi, secondo il segretario generale dell'Autorità
distrettuale del Grande Fiume, Alessandro Bratti, "è necessario
fare qualcosa".
"Abbiamo già chiesto al Governo e al Ministero dell'Ambiente
di rendere gli Osservatori coordinati dalle Autorità luoghi dove
si possano prendere anche delle decisioni preventive, prima di
dover giungere a un vero stato d'emergenza, nel quale scatta la
Protezione Civile - spiega - Gli osservatori devono essere
luoghi nei quali in condizione di difficoltà, oltre a fare il
quadro conoscitivo con tutti gli stakeholders, si possa
stabilire che si devono prendere dei provvedimenti, se tirare
meno dall'agricoltura o bloccare la produzione di energia
elettrica per un po'".
Secondo il segretario, in questa situazione complessa dal
punto di vista idrico e nella consapevolezza che potrebbe
ripetersi negli anni, "se questo passaggio si concretizzasse già
entro maggio, aiuterebbe". Senza dimenticare la necessità di
realizzare opere: "Bisogna accelerare la dotazione
infrastrutturale: il piano laghetti, le manutenzioni dei
consorzi di bonifica che possono trattenere le acque prima che
arrivino in mare, anche l'eventuale costruzione di invasi
importanti, in particolare in Appennino, ma bisogna pedalare -
conclude - Dobbiamo fare tutte quelle operazioni che rendano il
sistema più resiliente". (ANSA).
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Siccità: Autorità Po, dare più potere all'Osservatorio fiume
Segretario Bratti, accelerare anche sulle opere infrastrutturali