Campania

Salute: in Campania assente rete dolore cronico

Sono 100mila i pazienti in attesa

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 29 NOV - "Circa 100mila persone che vivono in Campania soffrono di dolore cronico e poco meno di 3mila di queste sono affette da dolore disabilitante. Per dare risposta a questi cittadini e ai loro bisogni è necessario avviare urgentemente sul nostro territorio la Rete regionale per la gestione del dolore cronico". Lo afferma Arturo Cuomo, direttore Anestesia, IRCCS Pascale, Napoli, in occasione del Forum del "Progetto Relief: una lotta nelle regioni, un'emergenza per la sanità'. L'iniziativa è stata promossa da Italian Health Policy Brief-IHPB con il supporto non condizionato di Grünenthal Italia. Il forum è stata anche l'occasione per rilanciare sulle possibili soluzioni. "L'obiettivo da perseguire - ha aggiunto Cuomo - è l'accreditamento della Rete di terapia del dolore in Campania". Cinque le azioni indicate: creare consapevolezza socio-politica e istituzionale sulla necessità di prendere in carico i pazienti con dolore cronico; creare gli organismi di coordinamento regionale; monitorare le cure e l'equità di accesso alle stesse; fornire formazione continua per le figure professionali coinvolte; comunicazione e informazione corretta per i cittadini, per gli operatori e per i media. Richieste recepite da Palazzo Santa Lucia. "La Regione Campania - ha detto Ugo Trama, direttore politiche del farmaco e interventi socio-assistenziali dell'ente - intende avvalersi dei messaggi che gli esperti hanno messo a punto, riprendendo il percorso ad oggi interrotto del Coordinamento regionale sul dolore cronico, partito alcuni anni fa, ma poi rallentato bruscamente anche a motivo del periodo pandemico. Non intendiamo abbandonare i cittadini e i pazienti del nostro territorio - ha proseguito Trama - sappiamo che ci sono migliaia di persone che attendono ascolto, cure, assistenza e siamo decisi a creare le condizioni affinché la rete regionale possa prendere forma e diventare operativa anche grazie a piattaforme tecnologiche in grado di condividere tra operatori sanitari e organizzazioni i bisogni di salute". (ANSA).
   

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