(ANSA) - NAPOLI, 17 NOV - Contro l'artrite reumatoide nuovi
farmaci e jack-inibitori che non solo agiscono sul dolore, ma
consentono di ridurre l'attività della malattia per arrivare, in
molti casi anche alla sua remissione. Le nuove frontiere della
medicina saranno discusse nel workshop 'Valutazione
dell'attività di malattia nei pazienti con artrite reumatoide
nel follow up terapeutico con farmaci biotecnologici' in
programma il 18 e 19 novembre presso la sala riunioni della
Regione Campania al Centro direzionale. Promotore
dell'iniziativa è la società napoletana di consulenza e
progettazione sanitaria SaniProGest con il supporto
inconfizionato di Pfizer. Responsabili scientifici dell'incontro
dono Francesco Ciccia, docente di Reumatologia all'Università
degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, e Ugo Trama,
dirigente UOD Politiche del farmaco e dispositivi - Tavolo
Tecnico permanente sul farmaco della Regione Campania. "Se fino
solo a pochi anni fa alla medicina non restava che accompagnare
il malato nel lungo percorso della disabilità con gli
antidolorifici - spiegano gli esperti di Saniprogest - oggi
abbiamo armi efficacissime costituite dai farmaci biologici e
dai più moderni jack-inibitori che non solo agiscono sul dolore,
ma consentono di ridurre l'attività della malattia per arrivare,
in molti casi, anche alla sua remissione". L'artrite reumatoide
è una malattia autoimmune sistemica che comporta disabilità
oltre ad un aumento della morbilità e mortalità cardiovascolare:
dunque ha un alto costo sociale oltre a causare una seria
compromissione della qualità della vita di chi ne soffre.
L'efficacia della terapia, tuttavia, dipende da due variabili
fondamentali: la tempestività della diagnosi e il follow up
"meticoloso e periodico" del paziente per quello che viene
definito approccio "treat to target", ovvero con strategie
terapeutiche mirate, calibrate sulle necessità, in cambiamento,
del singolo paziente che aumentano sia l'efficacia della
terapia, sia il mantenimento dei risultati nel tempo. Ma dagli
esperti arriva l'allarme legato al persistere dell'emergenza
sanitaria covid che rende "più difficile" evadere prestazioni
sanitarie non d'urgenza e la tendenza, soprattutto tra i
pazienti fragili a rinviare i controlli. Fattori che - affermano
gli esperti - "stanno notevolmente ostacolando le terapie,
motivo per cui è necessario elaborare nuovi strumenti per
l'assistenza sanitaria che consentano la gestione dei pazienti
anche da remoto, attraverso l'attivazione di un network
funzionale, una rete, tra specialisti e medici di medicina
generale che svolgono un ruolo fondamentale sia
nell'intercettare i pazienti che nel loro follow up". Ai lavori
parteciperanno anche Enrico Tirri, responsabile della U.O.S.D.
di Reumatologia dell'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli,
Luigi Sparano segretario provinciale della FIMMG Napoli. (ANSA).
Salute: nuovi farmaci contro artrite reumatoide
Da domani workshop promosso da Saniprogest