(ANSA) - NAPOLI, 04 OTT - Il cancro del colon retto è la
terza neoplasia più frequente nel mondo e la seconda causa di
morte tumorale. Ma nella maggioranza dei casi si sviluppa da
lesioni precancerose diagnosticabili, per questo è fondamentale
una puntuale azione di screening. Se ne discuterà, tra criticità
e prospettive, mercoledì 6 ottobre in occasione del Congresso
della Società Italiana di Endoscopia Digestiva (SIED), in
programma a Napoli presso l'Aula Consiliare della Regione
Campania (Centro Direzionale, Isola F13 Napoli) a partire dalle
9.
Lo screening per il cancro del colon retto viene effettuato
sulla popolazione di età compresa fra 50 e 69 anni attraverso la
ricerca di sangue occulto nelle feci ed in caso di positività,
viene indicata la colonscopia. I dati che emergono
dall'Osservatorio Nazionale Screening mettono in evidenza una
sostanziale differenza tra le Regioni del Nord e quelle del Sud
Italia, sia per quanto riguarda gli inviti a partecipare allo
screening, rivolti alla popolazione target (94% nelle regioni
centro-settentrionali e 43% al Sud e nelle Isole), sia per
quanto riguarda le adesioni (Nord 50%, Centro 36%, Sud ed Isole
31%).
"I programmi di screening non sono decollati allo stesso modo in
tutte le regioni e come Società Italiana di Endoscopia sentiamo
il dovere di promuovere una duplice azione di sensibilizzazione,
da una parte rivolta ai cittadini, dall'altra alle regioni. I
programmi italiani che hanno maturato un tempo di follow up
sufficiente stanno dimostrando che lo screening riduce la
mortalità di oltre il 30% e l'incidenza del tumore del colon
retto di oltre il 20%. Diminuiscono, inoltre, anche i tassi di
resezione chirurgica", sottolinea Luigi Pasquale Presidente
SIED.
L'attuazione di percorsi scientificamente validati e l'adesione
dei professionisti a protocolli condivisi, in modo da garantire
realmente le stesse opportunità di salute a tutti i cittadini e
soprattutto una qualità omogenea delle prestazioni di screening,
dipende da una serie di fattori.
"È necessario che lo screening sia completo, gratuito e ben
organizzato e che la popolazione aderisca non solo al test primo
livello, ma anche alla colonscopia di approfondimento che deve
essere effettuata presso centri qualificati e con personale
esperto. Ai soggetti con lesioni precancerose e cancerose va
garantito un trattamento tempestivo e adeguato, applicando
terapie endoscopiche, chirurgiche e mediche le più possibili
conservative secondo le più aggiornate linee guida ed evidenze
scientifiche", aggiunge il direttore editoriale del portale SIED
Giuseppe Galloro.
All'evento interverranno i massimi esperti nazionali di
endoscopia digestiva ed è prevista la presenza di Vincenzo
Alaia, presidente della commissione Sanità della Regione
Campania e di Bruno Zuccarelli, presidente dell'Ordine dei
Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Napoli e Provincia. (ANSA).
Cancro colon retto,screening e coloscopia riducono mortalità
Ma ancora troppe le differenze tra Nord e Sud