Campania

Salute: in Campania crescono casi scompenso cardiaco

Novartis e Arca lanciano progetto di 'medicina di iniziativa'

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 29 SET - Sono in aumento in Campania i casi di scompenso cardiaco, patologia cronica, invalidante, prima causa di morte tra le malattie cardiovascolari a livello nazionale. I dati del Programma nazionale Esiti 2020 dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari (AGENAS), riferito al periodo 2012-2019, mostrano che in Campania, in media, la frequenza di ospedalizzazioni per scompenso cardiaco è ''elevata'' e sebbene i dati di mortalità per scompenso cardiaco entro i 30 giorni dalla dimissione siano in media con il dato nazionale, la percentuale di riammissione entro i 30 giorni dalla dimissione è pari a circa il 14 per cento con grande eterogeneità tra le province. Numeri in aumento progressivo soprattutto in considerazione dell'elevata percentuale di soggetti ad alto rischio cardiovascolare e dell'elevata prevalenza di cardiopatia ischemica. ''E' una situazione resa ancora più seria dalle conseguenze legate alla pandemia da Sars Covid-19 - spiega Franco Guarnaccia, cardiologo e presidente dell'Associazione regionale cardiologi ambulatoriali Regione Campania (ARCA) - perché durante la pandemia i ricoveri ospedalieri per infarto miocardico si sono ridotti fino al 30 per cento come anche le ospedalizzazioni per scompenso cardiaco.
    Il fatto che molti pazienti abbiano scelto di rimanere a casa ha comportato un peggioramento della loro condizione con conseguenze importanti per tutto il sistema sanitario regionale.
    Noi cardiologi ambulatoriali ci troviamo, oggi, a gestire non solo pazienti scompensati con situazioni cliniche aggravate ma anche tanti nuovi pazienti, spesso purtroppo anche giovani''. La patologia è comunemente associata alle persone anziane ma in Campania si registra un incremento anche nella fascia di età tra i 45-50 anni. «Questo perché - afferma Guarnaccia - sono stati misconosciuti i segnali tipici dello scompenso come la dispnea o fame d'aria, scambiati per sintomi da Sars Covid-19. Ritardi diagnostici che hanno portato a un aumento dei casi di infarto e di angina, con danni cardiaci irreversibili anche in pazienti giovani''. E per sensibilizzare la popolazione, in occasione della Giornata mondiale del cuore, Novartis promuove, in collaborazione con ARCA, un progetto di 'medicina di iniziativa': modello assistenziale di gestione delle malattie croniche che sia in grado di assumere il bisogno di salute prima dell'insorgere della malattia o prima che essa si manifesti o si aggravi, e rallentarne il decorso garantendo al paziente interventi adeguati e differenziati in rapporto al livello di rischio. Ruolo centrale è affidato al medico di famiglia chiamato a prendersi cura in maniera attiva dei pazienti.
    Obiettivo dell'iniziativa è avere ''un paziente informato'' perché una persona con scompenso cardiaco, se ben educata e in possesso delle informazioni corrette sulla sua condizione e sulle opzioni di trattamento, sviluppa un livello di consapevolezza che gli consente di autogestire la propria patologia grazie anche a una maggiore 'adesione' alle terapie proposte. (ANSA).
   

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