Campania

Psoriasi, progetto farmacie e Università Federico II

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 07 LUG - Facilitare l'accesso al percorso di cura per le persone che soffrono di psoriasi e favorirne la presa in carico da parte di centri specialistici. E' lo scopo del progetto 'PsoRun', promosso da Novartis e realizzato in collaborazione con l'Università Federico II di Napoli - Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia, area scientifica di Dermatologia. L'iniziativa, che gode del patrocinio dell'Ordine dei farmacisti della provincia di Napoli, vede il coinvolgimento di alcune farmacie situate nei quartieri di periferia di Napoli. I cittadini affetti da malattia psoriasica potranno così recarsi nelle farmacie che hanno aderito e prenotare un controllo che sarà effettuato in video call con un dermatologo del Policlinico federiciano. Gli appuntamenti potranno effettuarsi il 16 e 23 luglio, il 3 settembre, il 1 ottobre e il 5 novembre. ''Le malattie croniche autoimmuni come la psoriasi e l'artrite psoriasica producono un forte impatto sulla qualità della vita perché ne influenzano ogni aspetto - spiega Gabriella Fabbrocini, direttore UOC Dermatologia Clinica Università Federico II - È importante parlare con il proprio dermatologo per acquisire le corrette informazioni sulla malattia psoriasica e sulla sua gestione ed è fondamentale iniziare a gestire la malattia psoriasica fin da subito perché se non trattata può dare origine a problemi più gravi e permanenti. Stiamo uscendo da un momento molto critico per tutti, in particolare per i pazienti, ma è bene sottolineare che seguendo le dovute precauzioni indicate dalle Regioni, ora è possibile recarsi ai centri dermatologici per le visite e i colloqui con lo specialista''. Alla psoriasi si associano spesso diverse altre condizioni patologiche: malattie cardiovascolari, obesità, diabete, dislipidemia, sindrome metabolica, depressione, artrite psoriasica. Le malattie dermatologiche, la cui prevalenza è aumentata del 15,5 per cento dal 1990 al 2018, hanno un grave impatto sulla vita dei pazienti e sono l'ottava causa di disabilità e interessano circa 9,7 milioni di persone tra i 15 e i 64 anni. (ANSA).
   

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