(ANSA) - NAPOLI, 19 APR - L'interazione fra le scienze
mediche e le tecnologie ICT avanzate (intelligenza artificiale,
Internet of Things, Extended Reality, Industrial bioengineering,
Cloud, Big Data) rappresenta una grande opportunità per
migliorare l'efficacia delle attività di prevenzione e di cura
implementando un approccio di medicina personalizzata.
L'Università Federico II per rispondere alla nuova sfida
scientifica ha mobilitato le diverse anime culturali dell'Ateneo
dando vita al Cirmis, il nuovo Centro Interdipartimentale di
Ricerca in Management Sanitario e Innovazione in Sanità creato
sotto la guida della Presidente della Scuola di Medicina della
Federico II, Maria Triassi, e attualmente diretto da Pasquale
Arpaia, del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologie
dell'Informazione dell'Università di Napoli Federico II e dal
2005 Team Leader al Cern a Ginevra.
Il Cirmis porta avanti già vari studi: la misura del rischio
cardiovascolare in medicina del lavoro, le applicazioni
dell'Intelligenza Artificiale alla qualità della sutura in
laparotomia e alla diagnostica delle fratture maxillo-facciali,
l'applicazione della Realtà Aumentata alla Chirurgia Generale e
le interfacce cervello-computer per la terapia robotica dei
bambini autistici. I risultati dei Team congiunti relativi alla
strumentazione avanzata per il Pancreas Artificiale sono stati
pubblicati su riviste del Gruppo Nature.
Il Centro, nato da una iniziativa congiunta dei Dipartimenti di
Sanità Pubblica e di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie
dell'Informazione, promuove e realizza ricerche
interdisciplinari e multidisciplinari con l'obiettivo di
elaborare modelli e soluzioni innovative per l'ottimizzazione
della gestione e della governance dei Servizi e dei Sistemi
Sanitari con particolare riguardo all'organizzazione
dell'assistenza ospedaliera e territoriale e al monitoraggio
della qualità dei servizi sanitari ICT for Health (Sensing for
Health, Data for Health, Logistics for Health, Robotics for
Health).
Il Cirmis promuove anche il trasferimento di conoscenza
attraverso lo svolgimento di attività didattiche integrative,
nonché di attività di alta formazione professionalizzante,
collaborazioni con organismi e istituzioni nazionali e
internazionali per la realizzazione di progetti di ricerca e
assistenza tecnica, supporto tecnico scientifico, affiancamento
consulenziale a Soggetti Pubblici e Privati.
Partecipano alle attività del neocostituito Centro già più di 40
professori e ricercatori della Federico II espressione delle
quattro Scuole (Medicina e Chirugia; Agraria e Medicina
Veterinaria; delle Scienze Umane e Sociali; Politecnica delle
Scienza di Base) in cui è articolata l'attività didattica e di
ricerca dell'Ateneo. (ANSA).
Medicina e tecnologia, alla Federico II nasce il Cirmis
Possibilità di implementare medicina personalizzata