Campania

Covid: Fimmg Napoli, serve unità medici

Medicina di base ha incarico 20mila pazienti

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 09 NOV - Un richiamo "all'unità" dei medici arriva dai rappresentanti della Fimmg Napoli, Luigi Sparano e Corrado Calamaro. "Davanti a questo virus e ai cittadini - affermano - avrebbe molto più senso mostrarsi ed essere uniti, gli ospedalieri come i medici di medicina generale, gli infermieri, gli Oss e tutti gli operatori del servizio sanitario regionale stanno facendo un lavoro massacrante ed encomiabile.
    Comprendiamo la frustrazione, anche perché è la stessa con la quale spesso dobbiamo fare i conti noi medici di medicina generale, ma creare polemiche fondate sul nulla non migliorerà le cose". Un appello che fa seguito alle polemiche rispetto al coinvolgimento dei medici della medicina territoriale nell'affrontare l'emergenza da covid 19".
    "Le immagini delle ambulanze in fila davanti agli ospedali fanno certamente rabbrividire - sottolineano - ma non ci dimentichiamo che per quei 2mila pazienti ricoverati, dei quali si occupano i medici ospedalieri, ce ne sono circa 20mila che trovano cura grazie al lavoro dei medici della medicina generale. I dati che arrivano dal territorio, anche dal confronto con le cooperative dei medici della Asl Napoli 2 Nord, dei territori della provincia, dal Nolano alla Penisola Sorrentina, dalla zona vesuviana e dall'intera Città metropolitana, ci confermano un importante incremento dei pazienti gestiti in sorveglianza domiciliare. Pazienti che - evidenziano - seppur paucisintomatici o asintomatici, hanno bisogno di un continuo monitoraggio e confronto con il proprio medico di famiglia. Invece di polemizzare e demonizzare una categoria, sarebbe meglio concentrasi sull'assistenza".
    Sparano e Calamaro si dicono "sgomenti nel leggere dichiarazioni di colleghi e responsabili di servizi essenziali dalle quali si lascia quasi intendere che la medicina di famiglia sia assente in questa battaglia. È bene ricordare che sia con gli studi sul territorio, che con le visite domiciliari, i medici di medicina generale della Campania hanno in carico circa 20mila pazienti Covid".
    "Ed è proprio grazie al rapporto diretto, agli strumenti di telemedicina e alla capacità di gestire la malattia se il sistema ospedaliero fino ad oggi ha retto nonostante i numeri", concludono. (ANSA).
   

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