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Rispettare la stagionalità e utilizzare prodotti a 'metro zero'

Nel Vesuviano pizzaiolo utilizza 'l'orto conviviale' degli amici

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 15 NOV - Rispettare i tempi della terra e utilizzare prodotti a... 'metro zero' perchè provenienti dal cosiddetto "orto conviviale", che si trova a pochi passi dalla sua pizzeria, ed è gestito da amici. Gli ortaggi e le verdure che utilizza per condire le sue pizze sono, dunque, afferma, "sempre freschi". Così il pizzaiolo Salvatore Palma scommette anche sulla tenuta agricola di Vincenzo Marciano e Miriam Corongiu, una realtà del territorio vesuviano impegnata nella "agroecologia" (fatta di buone pratiche agricole e biologiche e di attività sociali) per tentare di realizzare prodotti 'doc' nel suo locale Pizz'Amore e fantasia di Sant'Anastasia (Napoli).
    Ogni mattina Palma si reca nell'orto, raccoglie di persona le verdure e le utilizza nella stessa giornata per condire le pizze. "Seguire la stagionalità dei prodotti è di primaria importanza per stare bene a tavola - commenta Salvatore - non solo le pizze risultano più sane e gustose, ma se ne assumono meglio i principi nutritivi. Credo sia un atto dovuto alla nostra terra, così come alla nostra salute" afferma Salvatore Palma, classe 1989. La sua pizza, come la Margherita doc (di origine campana) è diventata così un piatto tipicamente vesuviano, l'impasto è quello tradizionale, "ma arricchito - dice - dalla creatività e da un mix di ingredienti di prima scelta: pomodoro San Marzano Dop dell'Agro Nocerino Sarnese, fiordilatte dei Monti Lattari, basilico fresco, olio evo e spolverata di pecorino bagnolese Docg".
    Palma ama la tradizione, ma condita con un pizzico di modernità. Strizza l'occhio alla Costiera Amalfitana, a cui è particolarmente legato e dove preparano una pizza che ha una precisa identità. "Fragranza e genuinità sono le mie parole d'ordine - spiega il pizzaiolo - i prodotti sono campani e freschi, così come le influenze, che provengono dal territorio.
    Amo infatti la pizza della Costiera, perché viene cotta a una temperatura più bassa, ciò significa che resta in forno più a lungo, risultando più croccante di quella classica napoletana.
    Inoltre, per stendere la pasta si utilizza la semola rimacinata.
    Questi passaggi li apprezzo molto e li faccio anche io".
    Le sue idee, inoltre, sono ecosostenibili: all'interno della pizzeria è tutto "plastic free", i tovaglioli sono di stoffa e l'acqua è in bottiglie di vetro riciclato. "Nei bagni i clienti hanno a disposizione le tovagliette spugnose monouso, lavabili e riutilizzabili, oltre a un kit di cortesia per le donne" spiega Salvatore che la domenica tiene chiuso il suo ristorante perché "questa giornata si trascorre rigorosamente con i propri cari".
    (ANSA).
   

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