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Gli struffoli protagonisti della tavola natalizia

A Napoli in azione i grandi interpreti by Mulino Caputo

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 8 NOV - Quale sarà il dolce delle prossime feste ? Il più antico campano, lo struffolo. A farne bella mostra ieri, presso lo scenografico Roof Garden del Renaissance Naples hotel Mediterraneo, ce ne erano davvero tanti. Perché per la settima edizione de “I Dolci delle Feste dei grandi Interpreti by Mulino Caputo” il tema era proprio un focus su questo antichissimo dolce napoletano. Neri, bianchi, nature, ma sempre allegri e festosi. Disposti in spettacolari piramidi, in ricche cornucopie o serviti in fantasiose monoporzioni. Fritti, al forno, farciti e in forma di torta. I 14 maestri pasticceri intervenuti hanno davvero dato spazio all’estro. Tra di loro, c’è anche chi ha preferito affidarsi alla ricetta classica (sebbene, in realtà, ne esista una differente per ogni pasticcere) ritenendo che i figli degli στρόγγυλος (strongoulos) greci abbiano già trovato nella versione napoletana tradizionale la loro formula ottimale, non ulteriormente migliorabile. Quest’anno, ospite d’onore della manifestazione è stato il Maestro Luigi Biasetto che, a Padova, gestisce la celebre Pasticceria Biasetto. A Napoli ha portato una selezione dei suoi Macaron delle Feste, tra cui quelli al Caramello e yuzu, allo Zenzero e wasabi e allo Spritz. Sal De Riso, il famoso maestro della Costa d’Amalfi, ha proposto una cascata di struffoli disposti in forma di torta mariage, a sottolineare il valore beneaugurante delle palline di pasta natalizie. Tra i lievitati, ha presentato: il Piemontese, farcito con uvetta australiana profumata al Moscato e glassa alle nocciole; l’Annurca, farcito con Melannurca Campana I.G.P., uvetta sultanina australiana e noci di Sorrento e, l’ormai classico, Ginger, con zenzero candito e limone. Per provarli basterà andare in giro tra Napoli e Amalfi, Minori e Pompei, spingendosi fino a Sant’Egidio del Monte Albino, in provincia di Salerno, dove Alfonso Pepe proporrà oltre ai suoi lievitati, tante altre specialità. Al cioccolato bianco sono quelli del napoletano Mario Di Costanzo. Mentre Salvatore Gabbiano, il maestro della Pasticceria Gabbiano -Dulcis in Pompei, ha proposto gli struffoli sia al cioccolato che quelli in una versione agrumata. Da Marco Infante, ai fratelli Pansa di Amalfi, al decano Sabatino Sirica, ci sarà soltanto l’imbarazzo della scelta. Con loro anche i pastry chef come Pasquale De Simone, del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, Carmine Di Donna, virtuoso pastry chef del ristorante stellato Torre del Saracino. Senza dimenticare Gianluca Ranieri, che ha firmato la sua versione degli struffoli bianchi e Salvatore Tortora, sua è la torta Struffolosa e la mignon Struffolina. Salvatore Varriale, propone invece versione degli struffoli classici, arricchiti di zenzero e limone. Salvatore Capparelli, quelli al sapore di agrumi. 

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