(ANSA) - BRUXELLES, 21 APR - "Affrontare le questioni
principali che impediscono a Calabria, Campania e Sicilia di
sfruttare appieno il potenziale" dei fondi Ue, e "spianare la
strada per il successo della politica di coesione in futuro". E'
l'obiettivo della missione al Sud della commissaria Ue alle
politiche regionali Corina Cretu, che tra giovedì e venerdì sarà
a Reggio Calabria e Palermo per una serie di incontri ad alto
livello e visite a progetti cofinanziati da Bruxelles.
Nonostante "l'accelerazione visibile" negli ultimi due anni,
infatti, spiega all'ANSA in un'intervista, "a soli otto mesi
dalla fine del periodo di programmazione" 2007-2013 i ritardi
accumulati dai programmi regionali di Calabria, Campania,
Sicilia e Trasporti (Reti e mobilità) con il 40% della spesa
ancora non dichiarata "sono certamente ragione di reale
preoccupazione". Da qui i piani d'azione messi in piedi dopo
missioni di esperti della Commissione, che individuano i fondi
ancora da spendere, obiettivi trimestrali e altre misure.
L'appoggio a questi piani significa, spiega la commissaria,
che l'esecutivo comunitario "è preparato a sostenere le autorità
nel miglioramento della loro capacità di assorbimento". Allo
stesso tempo, ha avvertito, "le regole devono essere rispettate
sempre". Per questo, anche a fronte di "tassi di assorbimento da
3 a 4 volte superiori rispetto agli anni precedenti", la
speranza è che "con i piani d'azione presentati giovedì e il
meccanismo di monitoraggio concordato, l'Italia sarà in grado di
chiudere il gap restante".
Il fatto è che, anche per il nuovo periodo di programmazione
dei fondi Ue 2014-2020, proprio queste tre regioni "hanno
presentato molto in ritardo le loro proposte". E quindi, ricorda
la Cretu, "nel caso di Calabria e Campania le lettere con le
osservazioni ufficiali della Commissione hanno potuto essere
inviate solo a fine marzo", mentre "la lettera per la Sicilia è
potuta partire solo a febbraio". Questi "spiacevolissimi
ritardi", sottolinea la commissaria, "confermano i problemi di
capacità che abbiamo notato" per il periodo 2007-2013, ragione
per cui su sua specifica richiesta è stata inserita la questione
del rafforzamento della capacità amministrativa nell'evento di
giovedì. In base all'accordo raggiunto tra Bruxelles e Roma,
ogni amministrazione che gestirà fondi Ue dovrà preparare un
piano in cui per tutte le carenze amministrative identificate
dovrà proporre misure per risolverle. Perché, avverte la Cretu,
"solo se la questione viene affrontata in modo efficace possiamo
sperare di usare con successo i fondi disponibili al Sud".
(ANSA).
Fondi Ue: Cretu in missione al Sud, target sbloccare risorse
Commissaria, bene sforzi regioni ma ritardi preoccupano