Campania

Sanità: Muscarà, in Campania fino a 90 giorni per una Tac

"Dopo servilismo,Regione in guerra con privati durante pandemia'

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 20 GEN - "Per decenni la Regione Campania ha assunto un atteggiamento di totale servilismo nei confronti delle cliniche private, per foraggiare le quali sono stati sistematicamente dirottati pazienti dal pubblico, anche quando nei nostri ospedali risultavano disponibili centinaia di posti letto. Per mesi, durante il primo lockdown e prima che intervenisse la Corte dei Conti, abbiamo anticipato centinaia di migliaia di euro alle cliniche, pagandole per posti letto che non sono mai stati occupati. Oggi, nella fase più drammatica dell'emergenza e con una curva pandemica in costante ascesa, la Regione decide di dichiarare guerra ai privati, con una delibera grottesca che ripartisce il budget per settori e su base mensile". Lo denuncia la consigliera regionale Maria Muscarà.
    "Risultato: se fino a oggi i tetti di spesa si esaurivano già in autunno, se non addirittura in estate, d'ora in avanti rischiano di esaurirsi prima della metà di ogni mese - spiega - Le conseguenze sui cittadini sono già oggi devastanti. Basti pensare che per una tac, che potrebbe rilevare una patologia tumorale su cui sarebbe ancora possibile intervenire in tempo, bisognerà attendere non meno di 60-90 giorni, quando forse sarà troppo tardi".
    "È assolutamente surreale - conclude Muscarà - immaginare, in tempo di guerra e con la stragrande maggioranza delle attività ospedaliere bloccate dal Covid, di entrare in rotta di collisione con il privato convenzionato con un provvedimento che non ha né capo né coda. Nel frattempo chi ha possibilità economiche si cura, mentre chi non ha soldi può anche soccombere, in barba a quel diritto alla salute che rappresenta il pilastro principale della nostra Costituzione". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it