Campania

Giovani per cani abbandonati,percorso di aiuto pure per lavorare

Napoli,i risultati del progetto 'Generazione 4C' di 'Cave Canem'

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 11 APR - Giovani e cani uniti in un percorso simbiotico, un aiuto agli animali abbandonati e maltrattati ma anche una possibilità di lavoro per i ragazzi. E' soprattutto questo il progetto 'Generazione 4C', voluto dalla Fondazione 'Cave Canem', che ha fatto un bilancio dell'iniziativa a Napoli, nella sede di Foqus nei Quartieri Spagnoli, cominciata a ottobre scorso; con il coinvolgimento di 25 studentesse della scuola superiore in un percorso per le competenze trasversali e per l'orientamento, di 15 persone detenute in carcere in attività trattamentali, di 9 giovani autori di reato in percorsi di messa alla prova, di 5 giovani donne beneficiarie di una borsa lavoro, e di 440 cani abbandonati. Oggi è stata anche inaugurata nella Galleria Portacarrese di Foqus - con la partecipazione degli enti sostenitori e con l'intervento di una rappresentanza dei Carabinieri Forestali - la mostra interattiva "Dal buio alla luce" dedicata al progetto "Generazione 4C"; l'iniziativa è stata curata dai giovani beneficiari del progetto, ragazzi e ragazze dai 17 ai 25 anni e sono stati proprio loro ad accompagnare i visitatori durante le tappe dell'evento.
    Un'esposizione di scatti in bianco e nero e a colori che raccontano rispettivamente le miserabili condizioni di cani vittime di maltrattamenti e costretti a vivere in canile e a seguire il ritrovato equilibrio e l'adozione. Sempre attraverso le fotografie dei momenti più significativi è stato narrato il percorso di professionalizzazione dei giovani. A Foqus sono state realizzate anche due installazioni di "Arte interattiva".
    Ha detto l'avvocato Federica Faiella, presidente di Cave Canem che ha sede a Roma: "L'evento di oggi serve per far conoscere ai napoletani il nostro modo di occuparci degli animali e, quindi, i modelli di co-progettazione che fanno bene due volte: alle persone e agli animali. 'Generazione 4C' - ha aggiunto - è un'evoluzione, la maturità del nostro modello di co-progettazione perché permette di coinvolgere diverse utenze: persone detenute, giovani autori di reato ma anche studenti brillanti e motivati provenienti fa contesti non abbienti". Qual è l'innovazione? "Che tutti si mobilitano per prestare servizi qualitativamente elevati agli ultimi fra gli ultimi, cani e gatti abbandonati che vivono in strada oppure costretti in canili rifugio" ha affermato Faiella aggiungendo: "Il nostro motto è 'Nessuno è irrecuperabile'; grazie al nostro team di educatori cinofili che opera in tutta Italia, coordinato da Mirko Zuccari, coinvolgiamo in percorsi di recupero i cani con alterazioni comportamentali di rilievo", Un progetto sostenuto con fondi di diversi privati. Raffaele Petrone, amministratore di Fin Posillipo (Petrone Group), fra gli altri, ha sottolineato: "Abbiamo sponsorizzato l'iniziativa nell'ambito del bilancio ESG perché raccoglie una serie di temi a noi cari come l'inclusività, le persone (anziani, bambini, ragazzi) e anche gli animali". "Viviamo in un'area estremamente complessa e l'imprenditore deve dare la speranza al territorio, questo vogliamo fare. Ma bisogna rendere la città attraente per le persone, per i manager, ad esempio". Un'esperienza che ha entusiasmato i giovani. Lo hanno testimoniato, parlando con i giornalisti, alcune studentesse dell'Istituto 'Gentileschi' come Azzurra, 16 anni: "Siamo necessari gli uni per gli altri" ha detto mentre Samantha, 17enne, ha aggiunto "Un lavoro? Credo sia possibile; la mia empatia versoi cani si è ampliata".
    Un'esperienza formativa che ci ha positivamente segnato" ha evidenziato Miryam, 16 anni.
    Dal canto suo Alberto Caronte, della Direzione di Foqus, ha rimarcato: "Foqus è un progetto di rigenerazione urbana che si basa sulla relazione. E i cani rappresentano la possibilità di creare un percorso di emancipazione per i ragazzi proprio basato sulla relazione". (ANSA).
   

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