Campania

Agronomi e forestali a Napoli, siglati 4 accordi nazionali

Formazione, rigenerazione urbana e ottimizzazione filiera i temi

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 14 MAR - Il territorio, la formazione e il futuro dell'agricoltura e la firma di quattro accordi nazionali dedicati alla formazione, alla rigenerazione urbana e all'ottimizzazione della filiera agroalimentare. Si è conclusa, a Napoli l'assemblea nazionale dei presidenti degli ordini dei dottori agronomi e forestali. Nella sede dell'Università Federico II, nella chiesa dei santi Marcellino e Festo, i consiglieri nazionali e i presidenti rappresentanti dei territori hanno discusso di innovazione, formazione, qualità, di collaborazione per far crescere il settore agroalimentare e il settore forestale in Italia. Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa, ha inviato un saluto scritto.
    Il rettore dell'Università Federico II, Matteo Lorito, ha tra l'altro ricordato che "a Napoli è insediata la Fondazione 'Centro Nazionale di Ricerca per le Tecnologie dell'Agricoltura - Agritech', finanziata coi fondi Pnrr, col compito di coordinare il lavoro di 1.500 ricercatori suddivisi tra i centri di ricerca universitari e grandi aziende. L'obiettivo è che le innovazioni in ambito produttivo e le nuove soluzioni tecnologiche realizzate dai diversi centri di ricerca rendano l'Italia più competitiva, migliorando la produttività e la sostenibilità. Da qui in poi, entra in campo la connessione con l'ordine professionale, perché per completare il trasferimento tecnologico fino in azienda e per far arrivare l'innovazione fino al consumatore finale è necessaria la figura del professionista. Consapevoli di questa importanza, come università abbiamo sempre cercato di svolgere il nostro compito formativo in sinergia con l'ordine, così da lavorare assieme per affrontare queste evoluzioni".
    Nicola Caputo, assessore all'Agricoltura della Regione Campania, ha detto che "come Regione siamo consapevoli dell'importanza del settore agroalimentare e abbiamo investito molto, sia direttamente che nella formazione, valorizzando il sistema Akis (Agricultural Knowledge and Innovation System). Nel prossimo futuro, dovremo imparare ad affrontare le sfide che l'agricoltura ci pone, l'impatto dei cambiamenti climatici e accompagnare gli agricoltori nella transizione. Per tutte queste sfide, serve un'alta preparazione professionale, che ho riscontrato in voi".
    Riflessione comune e condivisa è che le sfide che pone l'evoluzione del settore agroalimentare e di quello forestale sono molte e complesse. Ne consegue che i tecnici professionisti che operano in questo campo devono cooperare con le altre specializzazioni, coniugando le proprie competenze con quelle complementari di altri enti e organizzazioni. In questo contesto, significativa la sottoscrizione di quattro accordi con altrettanti enti.
    Un protocollo per la filiera agroalimentare con il Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari, che nasce per avvicinare l'azione di due ordini professionali le cui competenze sono complementari; due protocolli legati agli aspetti formativi: uno con l'Accademia dei Georgofili e uno con la Conferenza Nazionale per la Didattica Universitaria di Ag.r.a.r.i.a., che rappresenta 25 sedi universitarie impegnate nell'organizzazione di corsi di laurea su tematiche attinenti o collegate alle scienze agrarie, forestali, agro-ambientali e agro-alimentari; una lettera d'intenti con l'Agenzia del Demanio, cui è attribuita la cura del patrimonio immobiliare dello Stato, che potrà avvalersi delle competenze tecnico-specialistiche di agronomi e forestali. (ANSA).
   

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