Campania

Da Berlino a Varcaturo, 25 giovani per salvare tartarughe

Progetto con ragazzi e bimbi contro plastica per Caretta Caretta

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 11 LUG - Da Berlino alla spiaggia di Varcaturo, nel Comune di Giugliano (Napoli) con l'obiettivo di liberare il mare e la spiaggia dalla plastica, ma anche vivere un'esperienza indimenticabile sulle tracce delle tartarughe Caretta Caretta, con l'obiettivo di trovare e preservare i loro nidi. Protagonisti di questa meravigliosa avventura sono 25 bambini e ragazzi di età tra i 5 e i 13 anni nel progetto organizzato dalla "Ki.E.Ka. e.V", ente no profit che a Berlino gestisce diversi asili e che ormai da anni ha creato un vero e proprio gemellaggio con il Sud Italia, sostenuta in questa occasione dal Coni Formia come partner per il viaggio dei ragazzi.
    "Vivere quest'esperienza ci ha consentito di far conoscere ai nostri ragazzi luoghi meravigliosi che hanno bisogno di essere custoditi e in alcuni casi salvati", spiegano le amministratrici della no profit Efrossini Catrisioti, Marianne Schröder e Dana Silva Cousino. "Da circa otto anni - spiegano - organizziamo viaggi tra sport e cultura a Formia, portando in Italia gruppi di ragazzi e bambini che frequentano i nostri asili e altre scuole italo-tedesche. Questa volta abbiamo scelto di visitare la Campania, una regione che amiamo molto, e imparare qualcosa sulle tartarughe Caretta Caretta e sui danni causati dalle micro-plastiche". Il progetto si è svolto ieri in collaborazione con l'associazione "Domizia", con i lido "Varca d'Oro" di Castel Volturno e la compagnia "Formiatours". Bambini e ragazzi sono stati impegnati nella pulizia della spiaggia raccogliendo rifiuti di plastica dalla sabbia che sono poi stati portati al lido Varca d'Oro dove i ragazzi hanno scoperto qual è il loro ciclo di vita, come riciclare questi rifiuti e quali sono i rischi per le persone e per l'ambiente marino. Tra le specie più a rischio ci sono proprio le tartarughe, che scambiano spesso la plastica per cibo e la mangiano rischiando la morte. Il progetto è stato realizzato con il coinvolgimento dei fratelli Davide e Carlo Tizzano e il maestro di surf Armando Caliendo che da diversi anni coopera con il Coni nel realizzare progetti per trasmettere ai più giovani l'amore e il rispetto per il mare. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it