Campania

Il premio Eccellenze Campane a Gianluigi Lembo

"Lo dedico a mio padre, ambasciatore della napoletanità"

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 08 MAG - Premio 'Eccellenze Campane' a Gianluigi Lembo, figlio di Guido, lo chansonnier caprese, fondatore della Taverna 'Anema e Core'. A conferirlo, il consigliere regionale Tommaso Pellegrino che ha voluto riconoscere "un giusto tributo a chi si distingue nella promulgazione delle pregevoli specificità del territorio". "Oggi ricordiamo Guido Lembo, figura straordinaria del nostro territorio che è stato il primo ad avere l'intuizione di promuovere nel mondo il dialetto napoletano e campano. Il primo che ha fatto in modo che i nostri territori, attraverso la musica, potessero essere protagonisti realmente" ha detto Tommaso Pellegrino nella Sala Nassirya del Consiglio regionale della Campania. "E oggi diamo un riconoscimento a Gianluigi Lembo che sta continuando quella straordinaria tradizione musicale e, in modo brillante, anche la promozione del dialetto napoletano ma non solo. Io ho per questo presentato in Regione Campania una proposta di legge, attualmente in discussione in Commissione Cultura, per la tutela dei dialetti 'minori', elementi identitari dei nostri territori. Il dialetto che diventa un modello importante, lì c'è una identità culturale forte di tradizioni e storia".
    "Un premio che mi onora tantissimo e che, naturalmente, dedico alla figura di mio padre che credeva profondamente nel valore della napoletanità, nell'esigenza di trasmettere un messaggio relativo alla necessità di portare avanti la nostra cultura nel mondo" ha detto Gianluigi Lembo. "Negli anni ha affrontato a testa alta i luoghi comuni, le resistenze e le difficoltà. Siamo orgogliosi oggi di ricevere un premio che nasce da lontano: la nostra è una lingua importantissima che ha origini secolari. E' la lingua di Di Giacomo, di Murolo, di Totò e dei De Filippo.
    Ogni volta che pensiamo nel nostro dialetto portiamo avanti questo messaggio di bellezza che accomuna le nostre tradizioni, la nostra terra e la nostra cultura" (ANSA)

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