(ANSA) - NAPOLI, 29 APR - Cercherà le particelle nascoste e
studierà le proprietà dei neutrini per spiegare fenomeni del
mondo sub-nucleare ancora sconosciuti. Lo farà attraverso una
nuova infrastuttura che verrà costruita al CERN, che ne ha
approvato la realizzazione. È SHiP - Search for Hidden Particles
l'esperimento che vede impegnati ben 15 Paesi. Responsabile
italiano del progetto è il fisico federiciano Giovanni De
Lellis. L'Università Federico II è tra i fondatori del progetto
ed ha una rappresentanza molto ampia di scienziati che vi
prendono parte.
Il Cern ha approvato la costruzione di una nuova
infrastruttura nell'Area Nord per ospitare l'esperimento SHiP
(Search for Hidden Particles), una collaborazione internazionale
che coinvolge 15 diversi Paesi. "Lo scopo dell'esperimento è
cercare particelle che interagiscono molto debolmente con la
materia ordinaria, cosiddette particelle del settore nascosto, e
studiare le proprietà dei neutrini, le particelle meno studiate
tra quelle conosciute - si legge in una nota - Questi studi
mirano a spiegare fenomeni che il Modello Standard delle
particelle e interazioni fondamentali, ossia la teoria fisica
che descrive il mondo sub-nucleare, non riesce a spiegare. Tra
questi fenomeni c'è l'esistenza della materia oscura, la massa
piccolissima dei neutrini e l'asimmetria barionica
dell'Universo".
"L'approvazione di SHiP apre una nuova frontiera
nell'investigazione dei problemi fondamentali ancora aperti
nella Fisica delle particelle - dice Giovanni De Lellis,
responsabile italiano del progetto, docente presso il
Dipartimento di Fisica dell'Università Federico II - SHiP,
infatti, sarà l'esperimento alla cosiddetta frontiera
dell'intensità, studiando le particelle prodotte da un numero di
collisioni mai raggiunto prima, con la potenzialità di scoprirne
nuove e spiegare così fenomeni ancora ignoti, come l'esistenza
della materia oscura". L'esperimento sfrutterà i fasci di
protoni ad alta intensità del Super Proton Synchrotron (SPS) del
Cern. L'idea alla base del progetto è che le particelle che
possono spiegare questi fenomeni ancora irrisolti siano così
rare che non sia stato ancora possibile produrle in numero
sufficiente da essere osservate. Di qui la necessità di far
collidere un numero enorme di particelle, dalla cui interazione
possono avere origine le rarissime particelle che il progetto
mira a osservare, misurando i prodotti del loro decadimento o
della loro interazione con il rivelatore".
Nei prossimi anni gli scienziati completeranno le ultime fasi
della progettazione e inizieranno la costruzione dell'apparato
che prevede di iniziare a prendere dati nel 2031. L'apparato si
svilupperà per circa 100 m in una sala sperimentale dell'Area
Nord del Cern. "Per la prima volta un esperimento approvato
dal Cern vede la partecipazione di una compagine federiciana
così ampia - conclude De Lellis - L'approvazione di questo
progetto è anche frutto del lavoro della Task Force di Ateneo
SHiP-Fed, creata nel 2020 per raccogliere i saperi federiciani
intorno al progetto, coagulando l'interesse e la partecipazione
di dieci Dipartimenti." (ANSA).
Al Cern SHiP nuovo esperimento, cercherà le particelle nascoste
Giovanni De Lellis è il responsabile italiano del progetto